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Moto2, Fenati denunciato per resistenza a pubblico ufficiale

romano fenati

Il pilota ascolano inseguito dalla polizia per eccesso di velocità. Denunciato in seguito per resistenza a pubblico ufficiale.

Non si fermano i guai con le autorità per Romano Fenati, già protagonista di accese controversie in pista e momentaneamente sospeso dal motomondiale: sarebbe stato inseguito da una volante per eccesso di velocità nella sera di venerdì 16 novembre. In seguito, accostatosi a lato della strada, avrebbe reagito male con gli ufficiali, atto costatogli la denuncia. Il pilota: “Ora devo essere invisibile”.

Romano Fenati sotto accusa

Come riportato in un articolo del Resto del Carlino, verso le 22 di venerdì 16 novembre Romano Fenati si trovava sulla sua auto con una ragazza, quando ha superato una volante della polizia stradale. Gli agenti, messi in allerta dall’eccessiva velocità dell’ormai ex pilota di Moto2, si sarebbe messa all’inseguimento, con l’intento di farlo accostare per contestargli l’infrazione. In un primo momento Fenati avrebbe tentato di sfuggire alla volante, innescando un inseguimento ad alta velocità, inseguimento che si sarebbe concluso poi con l’accostamento a lato della strada di Romano Fenati.

Resistenza a pubblico ufficiale

Al momento della verifica dei documenti, il pilota avrebbe reagito male, inveendo contro i poliziotti che gli stavano contestando l’illecito. Questo ha portato gli agenti a sporgere denuncia contro il pilota ascolano per resistenza a pubblico ufficiale. Romano Fenati si sarebbe giustificato dicendo che si stava recando all’ospedale, chiamato d’urgenza, dal nonno in fin di vita. Sull’account Instagram ha riportato: “Ovviamente, adesso, qualsiasi cosa faccia, devo stare attentissimo. Sono stato troppo a lungo nell’occhio del ciclone per non essere considerato un’occasione di Comunicazione per chiunque. Quindi dovrei cercare di essere invisibile”.

Fenati, la risposta su Instagram

“Ovviamente, adesso, qualsiasi cosa io faccia, devo stare attentissimo. Lo so”. Ha scritto, a freddo, il pilota ascolano sul suo profilo Instagram. “Sono stato troppo a lungo nell’occhio del ciclone per non essere considerato un’occasione di Comunicazione per chiunque. Quindi dovrei cercare di essere praticamente invisibile, senza mai prestare il fianco a nessuno. Sembra quasi facile, vero? Almeno così sembra. Venerdì mi hanno chiamato dall’ospedale di Ancona dove mio nonno si trova in fin di vita. Mio nonno è una delle persone più importanti della mia vita. Lo hanno operato al cuore: un’operazione delicata e complicata. Dopo l’intervento sono subentrate delle complicazioni e mi hanno chiamato di andare con urgenza”. Fenati entra poi nel merito della vicenda: “In autostrada la Polizia mi ha fermato per eccesso di velocità ma non andavo ad una velocità folle. Sopra il codice si, lo ammetto. Ho chiesto di fare subito il verbale per ripartire ma il trattamento che mi è stato riservato, da uno dei due, perché ero Romano Fenati, è stato allucinante. Ho chiesto scusa per l’eccesso e ho cercato di defilarmi in fretta con un verbale da 80 euro di multa ma sono rimasto invischiato in una discussione accesa e per me irreale. Come posso io difendermi, io che sono Romano Fenati e ogni volta che ne darò l‘occasione sarà colta al volo e non sarò mai più difendibile?”

Fenati, carriera compromessa

Il Gran Premio di San Marino 2018, disputatosi a Misano, aveva visto il pilota bersaglio di accesissime polemiche. In seguito a una bagarre senza esclusioni di colpi con Stefano Manzi, Fenati gli è avvicinato in rettilineo, in un punto dove si sfiorano i 280 km/h nella categoria, per tirare la leva del freno della moto del rivale. Immediata la bandiera nera di squalifica, e l’appiedamento da parte del Team Snipers. Lo stesso team avrebbe comunque riconfermato il pilota per il 2019 nella classe Moto3.