> > Basilicata, pugni e calci all'arbitro: 3 anni di squalifica

Basilicata, pugni e calci all'arbitro: 3 anni di squalifica

Armento Calcio

Arriva la squalifica di 3 anni decisa dal giudice sportivo per il calciatore dell'Armento che ha preso a calci e pugni un arbitro 17enne.

La partita tra Armento e Matera Sassi, due squadre che militano nel campionato di seconda categoria in Basilicata, andata in scena domenica 11 novembre 2018, è diventata un caso nazionale poiché un arbitro è stato violentemente picchiato da un calciatore.

La partita e il fatto

La partita che ha visto scontrarsi Armento, piccola cittadina di 600 abitanti nel sud della Basilicata, e Matera Sassi ha portato ad un altro caso di violenza verso gli arbitri: una piaga che si sta allargando su tutta la nostra penisola. Potenza, giocatore dell’Armento, dopo un fischio del direttore di gara, reputato evidentemente sbagliato, ha completamente perso le staffe e ha aggredito violentemente l’arbitro con un pugno e tre calci. Al direttore di gara, di solo 17 anni, è stata diagnosticata in ospedale una prognosi di tre giorni. È notizia di lunedì 19 novembre 2018 la decisione del giudice sportivo di squalificare per 3 anni (fino al 30 giugno 2021) il giocatore dell’Armento. Inoltre alla squadra sarà inflitta anche la sconfitta a tavolino per 3-0.

Il comunicato

In una dichiarazione ufficiale, il presidente del Comitato regionale della Basilicata della Figc, Piero Rinaldi ha comunicato:“Condanniamo fermamente la vile aggressione al direttore di gara al quale esprimiamo la nostra solidarietà e quella dell’intero movimento del calcio dilettantistico di Basilicata che nulla a che fare con questo modo di agire contrario ai nostri valori sportivi improntati alla lealtà, alla correttezza, al rispetto e al fair play”. Secondo il presidente, “la sanzione comminata al calciatore autore dell’aggressione dal giudice sportivo non basta. Bisogna che la nostra azione nel prevenire certi deprecabili comportamenti sia più incisiva. Per tale motivo – ha concluso Rinaldi – cercheremo di sensibilizzare le società affiliate, ancor più di quanto fatto in passato, al rispetto verso avversari e direttori di gara e a tenere comportamenti adeguati sul campo di gioco consoni ai valori dello sport”.