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Liverpool, grana Salah: "Non vuole l'israeliano Dabbur"

Liverpool, Salah non vuole compagni israeliani

L'egiziano ex Roma avrebbe minacciato di lasciare i Reds in caso di acquisto della punta. L'entourage smentisce.

Il Liverpool guida la classifica di Premier League con 51 punti (+6 sul Tottenham e +7 sul City) conquistati in 19 partite ed è agli ottavi di Champions League (affronterà il Bayern Monaco) ma deve far fronte a un problema interno. Secondo quanto scrive il Giornale, che cita il Jerusalem Post, Mohamed Salah avrebbe paventato l’ipotesi di lasciare i Reds in caso di acquisto dell’attaccante israeliano del Red Bull Salisburgo Munas Dabbur.

La posizione dell’entourage

L’egiziano ex Roma non si è espresso ufficialmente in tal senso e il suo entourage ha smentito la ricostruzione (come ricordato dal Jerusalem Post). Le persone che gravitano attorno al 26enne hanno precisato che alla punta interessa solo il calcio giocato e non spetta a lui stabilire quali calciatori deve eventualmente acquistare il club inglese.

Gli episodi controversi

Tuttavia, sottolinea il Giornale, sono diversi i precedenti ‘sospetti’ e controversi che hanno visto protagonista Salah in passato. Nel 2013 l’attaccante, musulmano osservante, militava nel Basilea e nell’andata dei preliminari di Champions League non strinse la mano agli avversari, gli israeliani del Maccabi Tel Aviv (con la scusa di dover allacciare le scarpe a bordo campo). Al ritorno, dopo aver inutilmente chiesto alla società di non essere convocato per la trasferta, non strinse di nuovo la mano ai rivali battendo solamente e velocemente il pugno. In quella occasione secondo il Times of Israel Salah aveva espresso concetti molto pesanti: “Nella mia mente giocherò in Palestina e non in Israele, segnerò e vincerò. La bandiera sionista non sarà più esposta in Champions League”. Parole non confermate in altre circostanze ma in seguito una conferenza stampa venne fermata quando un giornalista chiese conto di quelle presunte frasi al giocatore.