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Sconcerti critica Buffon dopo Sassuolo: "Irrispettoso farlo giocare"

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Il giornalista Mario Sconcerti ha criticato, definendola irrispettosa, la decisione di continuare a far giocare Buffon malgrado il calo di rendimento.

Non accennano a placarsi le polemiche per la deludente prestazione di Gianluigi Buffon nella partita Juventus-Sassuolo di domenica primo dicembre. Questa volta a criticare il 41enne portiere bianconero è il giornalista Mario Sconcerti, che definisce irrispettosa l’ostinazione della Juventus nel voler continuare a farlo giocare nonostante l’età calcisticamente avanzata e i rendimenti ormai non più all’altezza del ruolo come qualche anno fa.

Sconcerti contro Buffon per Juventus-Sassuolo

In un suo articolo pubblicato nella giornata di lunedì 2 dicembre, il giornalista fiorentino attacca le decisioni della società bianconera in merito al proprio estremo difensore: “l portiere è unico, si cambia quando sta male o commette troppi errori. Permettersi anche solo il lusso di far giocare Buffon per farlo entrare in un record è qualcosa di velleitario che non rispetta nemmeno Buffon e di certo non rispetta il calcio”.

La prestazione di Buffon durante la partita contro il Sassuolo non è stata infatti una delle migliori della sua carriera agonistica. Il portiere juventino si è reso protagonista di una clamorosa papera che ha deciso il momentaneo vantaggio degli emiliani. Nel post partita sono piovute numerose critiche anche a De Ligt, colpevole di aver rinviato il pallone direttamente sui piedi del neroverde Caputo che ha così potuto siglare il gol del 2 a 1.

Il commento sulla lotta scudetto

Nell’articolo, Sconcerti parla inoltre della congiuntura sfavorevole per la quale ad una Juventus ebbra dei successi degli anni precedenti si contrappone un’Inter che non si lascia distrarre dalle numerose vittorie inanellate, chiusa in una concentrazione quasi monastica dettata dal severo Antonio Conte: “Nell’anno della presunzione la Juve ha avuto la sfortuna di trovare un ottimo avversario allenato da Conte. Era la peggior cosa capitabile perché Conte è il gesuita dell’eresia sufficiente, vive per punire chi si ferma, chi si accontenta. Il premio è sempre in fondo a un sacrificio costante”.