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Stato di emergenza, oggi il voto di fiducia alla Camera. Gli scenari possibili dopo il 31 marzo

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Quali sono gli scenari possibili in caso di abolizione dello stato di emergenza dopo il 31 marzo? Il Green Pass sarà confermato?

L’Aula della Camera votera’ stasera, dalle 18,20, la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione del Dl che proroga fino al 31 marzo lo stato di emergenza nazionale anti-Covid- Ma cosa accadrà dopo questa data?

Stato di emergenza, oggi voto alla Camera

Nella seduta di martedì 15 febbraio, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha posto a nome del Governo la questione di fiducia sull’approvazione, senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, del Dl che proroga fino al 31 marzo lo stato di emergenza nazionale anti-Covid e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato. La fiducia sarà votata nella seduta di oggi a partire dalle ore 18,20 con dichiarazioni di voto a partire dalle ore 16,35.

Il contentuto del decreto legge

ll decreto legge contiene ulteriori misure per il contenimento della pandemia, ridefinisce le scadenze previste per la quarantena e riduce da nove a sei mesi il periodo di validita’ del green pass rafforzato. Per quanto riguarda la certificazione verde occorre ricoradere che questo limite temporale e’ modificato da un successivo intervento urgente che è attualmente in fase di conversione a Montecitorio.

Stato di emergenza, lo scenario dopo il 31 marzo

Se l’esito della votazione su cui il Governo appare scontato, non lo è ancora lo scenario che si prospetta dopo il 31 marzo. Il governo Draghi non sembra intenzionato a estendere ulteriromente lo stato emergenziale.

La fine dello stato di emergenza comporterebbe lo scioglimento del Comitato tecnico scientifico (Cts), la fine dei poteri straordinari riconosciuti alla struttura commissariale guidata dal Generale Figliuolo per la gestione della campagna vaccinale e, più in generale, il Governo non avrebbe più i poteri straordinari per derogare leggi e normative per motivi sanitari. Addio dunque anche al sistema dei colori per le regioni mentre nulla cambierà per l’obbligo vaccinale stabilito per gli over 50 fino al 15 giugno.

Diverso il discorso per il Green Pass. La sua proroga o estensione – almeno fino all’estate – è attualmente oggetto di dibattito politico e ad ogni modo, dipenderà dall’andamento della curva pandemica.