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La vera storia di Annie Jones, la donna barbuta più famosa dell'Ottocento

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Questa che vi raccontiamo è la vera storia di Annie Jones, la donna barbuta più nota dell'Ottocento che morì a soli 37 anni

Forse la madre di Annie Jones, come ogni donna di qualsiasi epoca e latitudine, attendeva con ansia la nascita di quel bimbo che portava in grembo. Magari sperava che assomigliasse al padre, oppure a se stessa. Di certo quel 14 luglio 1865 non si aspettava di trovarsi tra le braccia una neonata che fecesse inorridire sia lei che il marito. Alla nascita, il mento della bambina era infatti ricoperto da una fine peluria, che assomigliava tanto a una barba “precoce” e che l’avrebbe fatta diventare la donna barbuta più famosa del XIX secolo.

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Annie Jones divenne quindi una delle donne barbute più note al mondo, in un’epoca in cui gli spettacoli con i fenomeni da baraccone erano molto apprezzati dal pubblico. Dopo i primi momenti di smarrimento, i genitori di Annie intuirono che il problema della figlia, evidentemente un caso di irsutismo, avrebbe potuto essere almeno un input economico alla famiglia.

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A soli nove mesi la bimba, ribattezzata “bimba Esaù, divenne un’attrazione del Circo Barnum, che viaggiava negli Stati Uniti con quello che era conosciuto come “Il più grande spettacolo del mondo”. Dopo alcune “esibizioni”, alla famiglia della piccola Annie venne offerta una somma esorbitante per l’epoca. Si trattava di 150 dollari alla settimana con un contratto di tre anni. La madre di Annie si trasferì quindi con la figlia a New York, per rimanere al suo fianco e accompagnarla nei tour del circo.

Anne Jones viene rapita

Durante la prima stagione di spettacoli, la signora Jones fu costretta a tornare in Virginia. Qui infatti continuava a risiedere il marito. La bambina venne allora affidata a una balia scelta da Barnum in persona. Ma Annie fu rapita da un frenologo che voleva ricavarne un vantaggio personale. L’uomo la mise in mostra nel corso di fiere ed esibizioni nonché in chiese e altri luoghi pubblici. La bambina, per fortuna, venne presto ritrovata e riconsegnata alla madre. La quale non la lasciò mai più in mani di estranei. L’episodio, tuttavia, potrebbe essere stato solo una montatura pubblicitaria.

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Nel corso della sua carriera, durata diversi anni, Annie fu soprannominata in modi diversi. All’inizio, come abbiamo detto, era la “bimba Esaù”. Poi divenne la “ragazza barbuta” e infine la “donna barbuta”. Verso i cinque anni d’età, Annie aveva la barba e le basette che le coprivano parte del volto. Crescendo anche i capelli divennero parte integrante dello strano fascino esercitato dalla ragazza. Essi arrivarono a misurare quasi due metri di lunghezza, un caso simile a quello delle sorelle Sutherland. Non accontentandosi di essere solo “messa in mostra”, Annie iniziò a coltivare anche la musica, esibendosi in pubblico. Molti si ricorderanno di lei per i suoi modi gentili.

La donna barbuta che si sposò due volte

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Nonostante l’aspetto mascolino e una vita piuttosto breve, Annie ebbe due mariti. A 16 anni si sposò con Richard Elliot, un musicista che suonava nel circo. Dopo quindici anni di matrimonio decise di divorziare per sposare un amico d’infanzia, William Donovan, anche lui musicista. Con il suo secondo marito si esibì in giro per l’Europa. Purtroppo il matrimonio durò poco, perché William morì all’improvviso. Annie fu quindi costretta a tornare tra i freaks del Barnum, dei quali divenne anche la portavoce. Nel 1902, a soli 37 anni, Annie morì di tubercolosi. Ma è rimasta come la più famosa donna barbuta della propria epoca, forse anche di tutti i tempi.