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Suicidio fratelli Grilli, dolore per morte della madre

vigili del fuoco

Secondo gli inquirenti, dietro alla decisione di togliersi la vita ci sarebbe il dolore per la morte della madre di 94 anni.

Proseguono le indagini riguardo la morte di Francesco e Bruno Grilli; i fratelli gemelli si sono suicidati sabato 26 maggio, buttandosi da un cavalcavia dell’autostrada A-24 Roma-Aquila dopo le 14.30. I Grilli avevano 55 anni.

Le ragioni dietro al suicidio

Gli inquirenti stanno scavando nella vita dei due fratelli per comprendere cosa li abbia portati a togliersi la vita insieme. Secondo le prime ricostruzioni, il gesto potrebbe essere legato a una precedente morte che ha colpito la famiglia. La madre dei due fratelli infatti è scomparsa pochi giorni fa, all’età di 94 anni. Francesco e Bruno Grilli, entrambi celibi, hanno sempre vissuto con la donna presso il comune di San Gallicano. Un dettaglio sembra confermare l’ipotesi che la perdita della madre abbia scatenato nei due un forte disagio psichico, scaturito poi nel suicidio. I gemelli, prima di lanciarsi dal cavalcavia, avrebbero fatto visita alla tomba della madre. Lo riferisce Il Messaggero; il disagio psichico può anche essere antecedente alla perdita del genitore, ma la morte della 94enne potrebbe averlo ingigantito e reso insopportabile per i Grilli. La versione online del quotidiano romano Il Tempo afferma che la zia dei due uomini, non appena sentita la notizia del doppio suicidio sul cavalcavia, abbia collegato il fatto ai nipoti 55enni, evidentemente devastati dal lutto avvenuto dieci giorni prima. La ricostruzione delle ragioni dietro al suicidio è particolarmente complicata poiché le Forze dell’Ordine non hanno trovato un biglietto, né in macchina né nell’abitazione dei Grilli, un biglietto di spiegazioni.

I fatti

Poco dopo le 14.30 di sabato 26 maggio scatta l’allarme, quando i passanti notano un’automobile ferma e senza nessuno al suo interno; il veicolo è parcheggiato in una piazzola prima del cavalcavia di Tivoli, nel tratto dell’autostrada A24 in direzione dell’Aquila. Sotto il ponte vi sono i corpi senza vita dei due fratelli. La caduta è stata di 50 metri. Sul posto sono giunti immediatamente i Vigili del Fuoco, che hanno raggiunto i Grilli e recuperato i cadaveri; sul luogo sono arrivate anche le pattuglie delle Forze dell’Ordine di Tivoli e della polizia stradale. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, i due gemelli, dopo aver parcheggiato la macchina intestata a uno dei due, hanno percorso a piedi il breve percorso dallo spiazzo al ponte per poi gettarsi nel vuoto. E’ stata esclusa l’ipotesi dell’omicidio sin dalle prime ore.

Per quanto la dinamica sia diversa, la morte dei gemelli Grilli richiama alla mente un recentissimo fatto di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica e sulla cui dinamica le indagini sono ancora in corso. Il 20 maggio Fausto Filippone, 49enne di Chieti, ha compiuto un duplice omicidio; successivamente si è suicidato. In mattinata il manager ha ucciso la moglie, facendola cadere dal balcone; poco dopo Filippone prende con sé la figlia di 10 anni, Ludovica, e la getta da un cavalcavia. Dopo sette ore di tentata mediazione, il 49enne si lancia nel vuoto perdendo la vita.