Il progetto della Superlega, annunciato nella serata di domenica 18 aprile, continua a scatenare polemiche in Europa, non solo da parte delle principali autorità calcistiche del continente come Fifa e Uefa ma anche da diversi esponenti politici nazionali. Ultimo in ordine di tempo a esprimersi sul tema è stato il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, che in un suo intervento di lunedì pomeriggio ha dichiarato di sostenere la preservazione delle attuali competizioni calcistiche nazionali e dei valori insiti in queste ultime.
Superlega, Draghi: “Preservare le competizioni nazionali”
Nel pomeriggio di lunedì 19, il premier italiano ha infatti affermato: “Il Governo segue con attenzione il dibattito intorno progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport”. Dichiarazioni in linea con quelle del presidente francese Emmanuel Macron e del suo omologo britannico Boris Johnson, il quale aveva ribadito la sua intenzione di lavorare con le autorità calcistiche al fine di: “assicurarsi che il progetto non vada avanti nel modo in cui è attualmente proposto”. In Italia si sono schierati contro il progetto anche il segretario del Partito democratico Enrico Letta e quello della Lega Matteo Salvini.
Pareri negativi nei confronti della Superlega anche da parte della Commissione europea, che tramite il vicepresidente Margaritis Schinas: “Dobbiamo difendere un modello di sport europeo basato sui valori, basato sulla diversità e l’inclusione. […] Non c’è spazio per riservarlo ai pochi club ricchi e potenti che vogliono legami stretti con tutto ciò che le associazioni rappresentano: campionati nazionali, promozione e retrocessione e sostegno al calcio dilettantistico di base. Universalità, inclusione e diversità sono elementi chiave dello sport europeo e del nostro stile di vita europeo”.