> > Valditara sulla maestra sospesa in Sardegna per aver fatto pregare i suoi stu...

Valditara sulla maestra sospesa in Sardegna per aver fatto pregare i suoi studenti durante le ore di lezione: "Ha violato un obbligo previsto dalla legge"

Valditara Giuseppe

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha deciso di parlare e di dire la sua sul caso della maestra di Oristano sospesa

Ventiquattro ore di silenzio-stampa sul caso della maestra di Oristano. Sono passate. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha deciso di parlare e di dire la sua.

Le indagini commissionate dal ministro Valditara

«Rerum causas cognoscere. Se non intervengo in determinate situazioni ci sono buoni motivi» aveva scritto su Twitter Valditara nel tardo pomeriggio di ieri. Poi, il ripensamento e la decisione di pronunciarsi sul caso, che sembra complicarsi sempre più. Il Ministro ha fatto sapere di aver chiesto «una relazione dettagliata sui fatti» e di aver «mandato gli ispettori per verificare che la procedura sia stata corretta». Qualcosa evidentemente è venuto fuori: «Posso dire che non si tratta della recita episodica di una preghiera, ma dalla documentazione a fondamento della decisione disciplinare si tratta di reiterate preghiere e canti religiosi nelle ore disciplinari». E così la questione cambia. Valditara ha continuato: «Dopo diversi interventi bonari da parte del dirigente scolastico, si è arrivati all’attivazione di un procedimento disciplinare che si è concluso con la sanzione di 20 giorni. Dopodiché io, appena è emersa la notizia, ho richiesto una relazione dettagliata e abbiamo inviato gli ispettori per verificare che la procedura sia stata svolta correttamente».

I bambini pregavano e lei non faceva lezione

Al termine della sua intervista a Rete 4, Valditara ha esplicitato il vero motivo del provvedimento disciplinare adottato nei confronti della docente sospesa: «L’accusa è che, anziché insegnare storia, geografia, matematica, l’insegnante avrebbe fatto cantare inni religiosi e pregare, quindi si tratta di una violazione di un obbligo previsto dalla legge».