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Vite al limite, finale shock: una paziente è morta dopo l’intervento chirurgico

Vite al limite morta

Una paziente del dottor Nowzaradan è morta dopo l’intervento chirurgico: la donna, a causa di alcune complicazioni, ha perso la vita.

“Vite al limite” è uno dei programmi più seguiti anche in Italia. Le storie dei protagonisti, dietro le quali spesso ci cela un passato fragile e fatto di fragilità, interessano e coinvolgono i telespettatori. Dal programma arriva un’esperienza dal finale tragico: cos’è successo?

Vite al limite, paziente morta dopo l’intervento chirurgico

Aveva solo 41 anni la donna deceduta dopo essersi fatta conoscere a “Vite al limite”. Dopo aver perso molti chili e in seguito all’intervento chirurgico, la donna è deceduta.

Il sopraggiungere di alcune complicazioni hanno compromesso il suo stato di salite. Colpita in piena notte da un arresto cardiaco, la paziente ha perso la vita.

Vite al limite, donna morta dopo l’intervento chirurgico: cos’è successo?

Aveva deciso di aderire al programma per rimettersi in forma e riprendere in mano la propria vita. Come richiesto dal dottor Nowzaradan, un vero simbolo per i fan di “Vite al limite”, la donna ha perso molti chili in vista dell’operazione. Tuttavia, a causa di alcune complicazioni ha perso la vita.

Stando alle informazioni diffuse sul web, era il 15 febbraio 2019 quando la donna è deceduta. “Vite al limite” racconta storie di riscatto e rinascita, testimoniando la voglia di farcela e di riassaporare la bellezza della vita. Quella di Kelly Mason, tuttavia, è una storia drammatica. La quarantunenne di Greensboro, nel Nord Carolina, ha preso parte alla settima stagione del programma.

Quando si è presentata pesava circa 329 kg. Al fianco del dottor Nowzaradan, aveva perso 115 kg. Kelly stava raggiungendo il suo obiettivo, quando ha dovuto fronteggiare altre problematiche. Purtroppo, le sue condizioni di salute sono apparse particolarmente gravi, fino ad aver perso la vita.

Vite al limite, paziente morta dopo l’intervento chirurgico: i precedenti

La tragica storia di Kelly Mason è un caso raro, ma non isolato. I fan di “Vite al limite” lo sanno: chi prende parte al programma deve essere consapevole delle difficoltà fisiche (oltre che psicologiche) che questo comporta. Un corpo già debilitato viene messo a dura prova e non è facile raggiungere l’obiettivo prefissato.

Prima di lei, nel 2013, è deceduto Henry Foots e cinque anni dopo, ne 2018, Lisa Fleming, che nel suo percorso a “Vite al limite” aveva perso ben 200 kg. Sean Miliken è morto un anno più tardi, nel 2019, a causa di alcune complicazioni legate a un’infezione. Dopo un lungo percorso nello show, James King è morto a 49 anni nell’aprile del 2020, lasciando due figli. Solo pochi mesi dopo, a settembre dello stesso anno, è morta a 41 anni Coliesa McMillian.

Questi sono solo alcuni dei casi più tragici che “Vite al limite” ha registrato. Da ricordare anche la morte di Gina Krasley, protagonista dell’ottava stagione deceduta nell’agosto 2021 a 30 anni.