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"Abbiamo sentito l'auto che arrivava e gli spari": parlano i testimoni dell'attentato

Parlano i testimoni dell'attentato a Tel Aviv

"Stavamo andando a raggiungere l'altra metà della comitiva, poi abbiamo sentito l'auto che arrivava e gli spari":

“Abbiamo sentito l’auto che arrivava e gli spari”: parlano i testimoni dell’attentato a Tel Aviv. Il acconto di uno dei giovani italiani presente sul luogo dove è stato ucciso il 35enne Alessandro Parini è concitato e terribile. Ha detto il giovane ai media: “Abbiamo sentito il rumore dell’auto che ci passava accanto, poi gli spari e ci siamo dispersi”.

“Abbiamo sentito l’auto e poi gli spari”

“Quando siamo tornati indietro abbiamo visto Alessandro steso in terra nel sangue, dopo essere stato investito dalla macchina”. Il giovane faceva parte del gruppo dei turisti coinvolti nell’attentato commesso da un arabo israeliano che ha ucciso il giovane legale romano. “Eravamo appena arrivati in città e stavamo andando a raggiungere l’altra metà della comitiva in un ristorante di Giaffa”.

Lumini, fiori e bandiere accanto alla foto

Intanto sul luogo dell’uccisione sono stati deposti lumini e mazzi di fiori accanto alla fotografia di Alessandro. Sotto l’immagine c’è una scritta in inglese e in ebraico che dice: “Il giovane popolo di Israele abbraccia il giovane popolo di Italia”. Su un altro foglietto dedicato a Parini c’è scritto a mano: “Il terrorismo cancro della nostra società“.