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Attentato in Germania: dubbi sul pakistano arrestato

Attentato

Il ministero dell’Interno tedesco  conferma:  la strage di Berlino, quella del  mercatino di Natale è stato un "attentato con finalità terroristiche". Sono state dodici  le vittime e quarantotto  i feriti.   Dodici le vittime, quarantotto feriti e dei dispersi, di cui un’italiana...

Il ministero dell’Interno tedesco conferma: la strage di Berlino, quella del mercatino di Natale è stato un “attentato con finalità terroristiche”. Sono state dodici le vittime e quarantotto i feriti.

Dodici le vittime, quarantotto feriti e dei dispersi, di cui un’italiana, Fabrizia Di Lorenzo, donna di 31 anni. Questi i numeri confermati dall’ Ambasciatore italiano. Quel tir che veloce come un razzo si è catapultato sulle persone presenti al mercatino di Natale a Breitscheidplatz, vicino a Kurfuerstendamm, la zona commerciale della città. quello che sembra essere a tuti gli effetti un attentato. Pare che il colpevole sia un ragazzo pachistano di soli 23 anni, a cui la polizia sta dando la caccia, pachistano che potrebbe essere l’attentatore, ma su cui ancora ci sono dubbi e dilemmi. L’unica soluzione potrebbe essere l’effettuare un test del dna, test su cui le autorità locali stanno lavorando.

Indagini in corso:

I dubbi fioccano in merito all’identificazione del colpevole dell’attentato di Berlino, gli inquirenti sono al lavoro senza sosta e pare che il responsabile sia proprio l’uomo arrestato, ovvero l’autista del tir che ha compiuto la strage senza pietà.

De Maiziere, il ministro dell’interno, riferisce che l’uomo in questione sia originario del Pakistan e che sia entrato nella Germania il 31 dicembre del 2015. Uomo che in seguito è stato identificato e quindi registrato come profugo. Uomo che aveva fatto una domanda di asilo, domanda che però ancora non è mai stata evasa. Uomo che però non è presente nella lista dei nomi delle banche dati di antiterrorismo. Così, il presidente della polizia di Berlino, Klaus Kandt, ha dato conferma durante una conferenza stampa tenuta con il sindaco della città, conferma di: “non poter dire che l’uomo arrestato ieri sia l’autista del tir. Le indagini sono ancora in corso, abbiamo diverse possibilità per verificare le tracce di Dna o della presenza di polvere da sparo”.

Indagini che non si fermeranno fino a che non avranno identificato il responsabile.