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Bogdan Bitik morto a Kherson: chi era il giornalista ucciso in Ucraina

Bitik lavorava nel quadrante di Kherson

Viveva in Indonesia ma era tornato a scrivere della guerra: Bogdan Bitik ucciso in Ucraina, il racconto di Zunino

L’ennesimo tributo di sangue che l’informazione paga alla guerra ha il nome di Bogdan Bitik morto a Kherson: il giornalista ucciso in Ucraina era nato nel 1977, era nato a Kiev ed era marito di Sofia e padre orgoglioso di un 22enne. Il giornalista viveva in Indonesia, nell’isola di Giava, ma dopo l’invasione russa era tornato a fare il suo lavoro nel suo paese.

Bogdan Bitik ucciso in Ucraina

Dopo la laurea era stato a lungo tempo come inviato in Israele, a Londra ed in Cina. “All’inizio della guerra avevano aperto un fast food, ma non ha funzionato. Ne era nato un altro, più grande, davanti”. Lo ha spiegato l’inviato di Repubblica Corrado Zunino, coinvolto nell’episodio che ha visto Bogdan morire. I due si erano conosciuti “in treno da Leopoli a Kiev e da allora abbiamo lavorato sempre insieme. Solo saltuariamente so che ha lavorato con altri, diceva che con me si trovava bene e preferiva aspettarmi al prossimo incarico”. Ma come è morto Bogdan? Proprio Zunino, che è rimasto lievemente ferito, lo ha spiegato: “Era Bogdan che guidava l’auto quando eravamo in giro, parlava ai checkpoint in ucraino, mi aiutava a tradurre le interviste”.

I colpi e Bogdan a terra “senza un lamento”

“Ieri eravamo sul ponte di Kherson dalla parte in mano ucraina, era stato lui a propormi di fare un video. Due militari ucraini all’inizio del ponte ci hanno detto di andare via e siamo andati via subito”. E ancora: “Tra loro continuavano a dire ‘Press press’, quindi ci avevano identificati come giornalisti”. Poi il tragico epilogo: “Dopo sei secondi ho sentito bruciare la spalla, ho sentito solo un fischio, lo stesso proiettile che ha sfiorato la mia spalla ha colpito Bogdan, si trovava a solo un metro da me. Bogdan è caduto al suolo, senza un lamento”.