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Cdm post pausa estiva, Meloni: “Tagliamo sprechi e inefficienze per una manovra seria che supporti la crescita”

cdm meloni

Di ritorno a Palazzo Chigi dopo la pausa estiva, il premier Giorgia Meloni ha fatto il punto della situazione in Cdm con la squadra di Governo.

Dalla manovra alla Tim ai migranti, sono stati molti i temi affrontati in Cdm dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, durante il primo incontro post pausa estiva, ha fatto il punto della situazione con la squadra di Governo. In questa circostanza, il premier ha anche affermato di essere pronta a recarsi a Caivano, accettando l’invito ricevuto da don Maurizio Patriciello dopo lo stupro delle due cuginette avvenuto al Parco Verde.

Cdm post pausa estiva per Meloni: “Tagliamo sprechi e inefficienze per una manovra seria che supporti la crescita”

“Condivido la richiesta del Ministro Giorgetti di invitare ogni Ministero a verificare nel dettaglio le risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate”. A dichiararlo è stato il premier Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri che si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 28 agosto. “Lo dico perché sprechi e inefficienze devono essere tagliati e le poche risorse che abbiamo devono essere spese al meglio, perché questo è un governo politico e i governi sono politici se scelgono e si assumono le loro responsabilità. È un governo che è stato scelto dagli italiani anche per fare scelte di rottura con il passato, per cambiare direzione e rompere quello status quo che abbiamo ereditato”, ha continuato la leader di Fratelli d’Italia, facendo il punto con la squadra di Governo dopo la pausa estiva.

“Per fare tutto questo è necessario capire come oggi si spendono le risorse, verificare per cosa, e scegliere di dirottare le risorse ora spese su capitoli e misure che non condividiamo e utilizzarle per fare quello che ci hanno chiesto i cittadini”, ha aggiunto.

“Confermeremo il taglio al cuneo fiscale e le misure per la natalità”

A questo punto, Meloni ha ribadito: “Quello che vi chiedo di fare non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, è importante ma sarebbe riduttivo chiedervelo, ma di far tornare il più possibile la politica. Perché non intendiamo amministrare il presente e perpetuare semplicemente quello che è già tutto in essere, ma imprimere quel cambiamento che ci è stato chiesto. Se ci sono misure che non condividiamo politicamente, quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma. E per costruire una manovra incentrata sulle famiglie, sulla lotta alla denatalità e sui sostegni alle fasce deboli. È un lavoro complesso, lo so, me ne rendo conto, ma dobbiamo avere il coraggio di farlo perché è da qui che parte la svolta”.

Infine, il premier si è focalizzato sulla prossima legge di bilancio e ha fatto alcune considerazioni rispetto alle misure da inserire nel documento. “È presto per dire, nel dettaglio, il quadro delle misure della prossima legge di bilancio, ma il nostro obiettivo è confermare il taglio del cuneo fiscale, che rappresenta un provvedimento concreto che arriva ogni mese nella busta paga dei lavoratori. I prezzi dell’energia sono notevolmente più bassi rispetto a quelli di un anno fa, possiamo liberare altre risorse finanziarie, dobbiamo incrementare i fondi per le politiche demografiche e la natalità”, ha osservato.

Meloni in Cdm su Tim: “Assumiamo il controllo strategico della Rete”

In occasione del Cdm, sul tavolo era presente anche il decreto su Tim. “Dopo aver trovato una soluzione seria per Ita con un accordo con Lufthansa, Commissione Ue permettendo, e che a volte solleva problemi che difficilmente capiamo, ora è venuto il momento di dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni internazionali delle telecomunicazioni”, ha dichiarato Meloni facendo – appunto – riferimento al Dpcm su Tim.

“La direzione intrapresa dal Governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro”, ha affermato il premier.

Il premier contro il Superbonus: “La più grande truffa contro lo Stato”

Altro noto importante trattato durante il primo Cdm post estate è stato quello del Superbonus che il premier considera la “più grande truffa contro lo Stato”.

“Non possiamo permetterci sprechi, stiamo pagando in maniera pesante il disastro del Superbonus 110% e invito Giorgetti a illustrarci i numeri di questa tragedia contabile che pesa sulle spalle di tutti gli italiani”, ha tuonato Meloni. “Nel complesso dei bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarità. Alla faccia di chi accusa il centrodestra di essere ‘amico’ di evasori e truffatori. Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato”, ha precisato.

Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm: il nodo dei migranti

Mantovano: “Il governo italiano comincia a ottenere i primi risultati”

Durante la conferenza stampa che si è tenuta a margine del Cdm e della riunione del Cisr, poi, è stato affrontato il problema dei migranti. “C’è un dato innegabile sui migranti: dall’inizio dell’anno al 28 agosto si è registrato un aumento del 103% degli arrivi via mare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. Sono le parole del sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano. “Questi arrivi sono determinati da fattori precisi come l’aumento delle crisi dei paesi di provenienza. Il Sudan, da solo, ha prodotto l’arrivo di 800 mila persone e ci auguriamo che questo non accada con il Niger”, ha continuato Mantovano. “I numeri vanno letti e la lettura dei numeri – che sono oggettivamente preoccupanti – non può però non far vedere la dinamica degli arrivi stessi che ha conosciuto un picco nel mese di maggio e poi un abbassamento. In particolare, la Tunisia a maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha registrato +1008%, oggi +386%, in Libia era +167, ora +13 per cento. A ciascuna delle componenti di queste cifre corrisponde una tragedia, però sottolineano che il lavoro in corso da parte del governo italiano comincia a ottenere i primi risultati”, ha concluso.

Piantedosi: “L’accoglienza regge grazie alla collaborazione dei territori”

“Ci sarà un confronto permanente col governo e proseguiremo su questa strada anche se i numeri degli sbarchi sono ancora molto importanti anche riguardo all’accoglienza”. È il commento espresso dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la conferenza stampa che si è tenuta al termine del Cdm. “L’accoglienza, voglio dirlo, sta reggendo anche grazie alla collaborazione che i territori ci stanno dando non senza difficoltà di cui ci stiamo facendo carico e ci faremo carico in maniera crescente”, ha precisato il titolare del Viminale.

Sul tema migranti, invece, il premier Meloni ha rimarcato: “L’Italia sta subendo una pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte, anche a seguito degli avvenimenti, recenti e meno recenti, nel Sahel, con quantità di arrivi imponenti. È difficile spiegare all’opinione pubblica quello a cui assiste e lo capisco bene. I dati dicono che c’è un forte aumento rispetto all’anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste ad un rallentamento dell’aumento dei flussi migratori. La direzione intrapresa dal Governo è quella giusta”.