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Covid, Burioni: "Riaperture decisione politica, buona idea pass vaccinale"

Burioni moda terrorizzare con le varianti

Il virologo Roberto Burioni ha commentato le imminenti riaperture annunciate dal Governo e l'ipotesi di istituire un passaporto vaccinale.

Il virologo Roberto Burioni, afferente all’università Vita-Salute San Raffele di Milano, ha commentato la decisione del Governo italiano di allentare le limitazioni imposte dalla pandemia da coronavirus e di riaprire specifiche attività a partire dal prossimo 26 aprile 2021.

Covid, il tweet di Burioni sulle riaperture in Italia

Nella giornata di sabato 17 aprile, l’accademico e divulgatore scientifico Roberto Burioni ha pubblicato un breve messaggio sul suo profilo Twitter ufficiale, con il quale ha scelto di esprimere la propria opinione in merito all’imminente riapertura di determinate attività recentemente annunciata dal Governo italiano.

A questo proposito, il virologo ha dichiarato: “La decisione di riaprire è una decisione politica e non scientifica. Questo l’ho scritto un anno fa ma è estremamente attuale”.

Il tweet, poi, è stato corredato da un post pubblicato lo scorso 2 maggio 2020 sul magazine online Medical Facts, che si occupa di divulgare informazioni scientifiche e di limitare la diffusione di fake news, avvalendosi della direzione scientifica dello stesso Burioni.

A circa un anno di distanza, quindi, l’incipit del post menzionato dallo specialista ripropone quanto segue: “È in questi momenti che la Politica deve riappropriarsi di spazi che spesso ha colpevolmente trascurato o demandato ad altri. Le conoscenze scientifiche sono fondamentali nel contribuire ad arrivare a decisioni quali la riapertura parziale delle attività, ma non possono essere l’unico aspetto da prendere in considerazione”.

Il commento sul pass vaccinale

In merito invece all’ipotesi del passaporto vaccinale per poter partecipare ad eventi pubblici, Burioni ha commentato: “Secondo me l’idea del “pass” è ottima. Impedire a chi rifiuta il vaccino i movimenti e l’ingresso nei bar e nei ristoranti sarà più efficace di qualunque obbligo nello spingere gli indecisi a vaccinarsi”.