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Covid, l'allarme di Galli: "Servono più vaccini o sarà un settembre caldo"

Massimo Galli

Massimo Galli, docente di Malattie infettive all'università Statale e primario al Sacco di Milano, ha lanciato l'allarme sui vaccini anti-Covid.

Massimo Galli, docente di Malattie infettive all’università Statale e primario al Sacco di Milano, ha lanciato l’allarme sui vaccini anti-Covid. Il medico è stato ospite di “Agorà Estate”, trasmissione televisiva di Rai3, e ha parlato della vaccinazione. 

Covid, allarme di Galli: “Bisogna arrivare a vaccinare molte più persone”

Massimo Galli, docente di Malattie infettive all’Università Statale e primario all’ospedale Sacco di Milano, è stato ospite di “Agorà Estate”, trasmissione televisiva in onda su Rai3, e ha parlato dei vaccini e della situazione attuale. “Il dato di fatto è che bisogna arrivare a vaccinare molte più persone o avremo un settembre molto caldo anche se non comparabile secondo me a quello dello scorso anno. Forse solo più localmente in situazioni dove ci sono alte percentuali di persone non vaccinate sopra i 50 anni” ha dichiarato Galli. Il medico ha spiegato che bisogna continuare a vaccinare molte più persone, per evitare di avere un settembre particolarmente intenso, anche se non sarà come quello dell’anno scorso. 

Covid, allarme di Galli: “Sono triste per i miei colleghi”

Massimo Galli ha parlato dei medici non vaccinati. “Sono molto triste per questi colleghi” ha dichiarato il medico. “Ci sono quelli che hanno fatto l’infezione e sono pieni di anticorpi, questi medici giustamente non vogliono vaccinarsi. Ma questa rimane una minoranza di casi che andrebbe considerata con attenzione. Però i medici che non vogliono vaccinarsi non sono idonei alla mansione che devono ricoprire” ha dichiarato Massimo Galli, primario del Sacco di Milano, attaccando tutti quei medici che non hanno intenzione di vaccinarsi per svariati motivi. Il medico ha ammesso di sentirsi molto triste per questi suoi colleghi. 

Covid, allarme di Galli: “Meglio la persuasione”

Massimo Galli ha spiegato di non aver mai avuto esitazione sull’obbligo vaccinale, ma è convinto che sia una battaglia così forte dal fronte politico che sicuramente i tempi per una decisione non saranno brevi. Proprio per questo pensa sia più efficace la persuasione e la decisione di rendere non idonee al lavoro le persone che non si vaccinano. “Io non ho mai avuto esitazione sull’obbligo vaccinale, mi sembra però che ci sia una tale dispersione di pareri nell’ambito politico che la battaglia sull’obbligo potrebbe diventare una storia talmente lunga da non portarci al desiderato in tempi brevi. Quindi meglio la persuasione e la non idoneità alla mansione per coloro che si rifiutassero” ha aggiunto il medico.