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Covid, Maria Van Kerkhove (Oms): “Omicron non è un comune raffreddore”

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Il capo per le emergenze dell’Oms, Maria Van Kerkhove, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla variante Omicron del coronavirus.

Il capo per le emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Maria Van Kerkhove, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla variante Omicron del coronavirus.

Maria Van Kerkhove (Oms): “Omicron non è un comune raffreddore”

Nella giornata di martedì 4 gennaio, il capo per le emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Maria Van Kerkhove, si è espressa a proposito della variante Omicron del SARS-CoV-2.

In relazione alla nuova mutazione del virus, infatti, l’esperta dell’Oms ha postato un messaggio sul suo account Twitter ufficiale, riferendo quanto segue:

Omicron NON è il comune raffreddore.

Mentre alcuni rapporti mostrano un rischio ridotto di ospedalizzazione di Omicron rispetto a Delta, ci sono ancora troppe persone infettate, malate in ospedale e che muoiono per Omicron (e Delta).

Possiamo prevenire le infezioni e salvare vite ora.

Maria Van Kerkhove (Oms), l’importanza della “Vaccin Equity”

Il tweet di Maria Van Kerkhove si chiude con l’hashtag #VaccinEquity, volto a ribadire l’importanza di proseguire nella campagna vaccinale e di garantire l’equità di accesso ai vaccini anti-Covid a tutta la popolazione mondiale.

Ricollegandosi al tema della “Vaccin Equity”, l’esperta dell’Oms ha recentemente ribadito che, per uscire dalla pandemia Covid, non saranno sufficienti i booster somministrati nei Paesi ricchi.

Secondo il capo per le emergenze dell’Oms, infatti, la “crisi globale richiede una vaccinazione globale”.

Maria Van Kerkhove (Oms): “Raggiungere il 70% della popolazione mondiale vaccinata entro luglio 2022”

In materia di vaccini, durante un’intervista rilasciata alla BBC, Maria Van Kerkhove ha anche ricordato che la percentuale di popolazione vaccinata contro SARS-CoV-2 nei Paesi a basso reddito si attesta sul 3%. Una simile percentuale, come sottolineato dall’esperta dell’Oms, rappresenta un “fallimento morale ed etico” che indica l’urgenza di provvedere alla redistribuzione delle risorse per realizzare uno degli obiettivi fondamentali dell’organizzazione ossia avere il 70% della popolazione mondiale vaccinata entro il mese di luglio 2022.

Infine, Maria Van Kerkhove ha precisato che oltre al booster continua a essere fondamentale anche il mantenimento delle misure di contenimento, indossando la mascherina e rispettando il distanziamento.

Variante Omicron, Oms: “Effetti meno gravi, ci sono le prove”

In relazione alla variante Omicron, durante una conferenza stampa a Ginevra, è intervenuto anche il responsabile delle emergenze dell’Oms, Abdi Mahamud. L’esperto ha annunciato che l’Oms è entrata in possesso di nuove prove che dimostrano che la variante Omicron del Covid attacca le alte vie respiratorie e, di conseguenza, causa nei positivi al virus effetti meno gravi rispetto alle altre mutazioni precedentemente individuate.

Abdi Mahamud, inoltre, ha anche evidenziato che proprio per questo motivo in alcuni luoghi si sta assistendo a un rapporto contagi-decessi proporzionalmente inverso: al crescere dei contagi, infatti, corrisponde una diminuzione dei decessi.

L’esperto dell’Oms, quindi, ha sottolineato: “Stiamo vedendo in sempre più studi che la variante Omicron contagia la parte superiore del corpo – e ha aggiunto –. Potrebbe essere una buona notizia, ma abbiamo bisogno di altri studi per dimostrarlo”.