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Prende ostaggi alle Poste: "Voglio parlare con Salvini"

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Francesco Amato, che ha preso in ostaggio quattro persone nell'ufficio postale di Pieve Modolena (Reggio Emilia), vuole parlare con Matteo Salvini.

Francesco Amato, l’uomo che questa mattina, lunedì 5 novembre 2018, ha preso in ostaggio alcuni dipendenti dell’ufficio postale di Pieve Modolena (Reggio Emilia) chiede insistentemente di parlare con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il 55enne è uno dei condannati al maxi processo Aemilia, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta al Nord e in particolare a Reggio Emilia.

Condannato per ‘ndrangheta chiede di Salvini

“Siamo in quattro, lui è qui da parecchie ore, dice che vuole rivendicare e parlare con Salvini. Sta parlando con i carabinieri, ogni tanto parla con noi, è tranquillo ma ha un coltello in mano, quindi si immagini. Ci dice che se apriamo la porta qualcuno fa una brutta fine e quindi siamo trincerati qui”, racconta al Gr Rai una dipendente delle Poste di Pieve Modolena, in provincia di Reggio Emilia.

Questa mattina infatti un uomo è entrato nell’ufficio postale al grido di “Vi ammazzo tutti”. Si tratta del 55enne Francesco Amato, ricercato dal 31 ottobre scorso dopo la condanna a 19 anni e 1 mese per associazione mafiosa al termine del maxi processo Aemilia. Armato di coltello, ha fatto uscire fuori dall’ufficio postale tutti i clienti prendendo in ostaggio quattro dipendenti e la direttrice, che starebbe facendo da intermediaria fra le richieste del condannato del processo Aemilia e i carabinieri.

Sul posto presenti anche gli uomini del Gis, ma per il momento l’ipotesi di un’irruzione sembra essere accantonata. Francesco Amato non sembra infatti pericoloso. Il 55enne ha già fatto uscire una donna, perché aveva accusato un malore e finora sembra avere un unico obiettivo, parlare con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il fratello del sequestratore avrebbe spiegato che quella di Amato sarebbe un’azione dimostrativa contro una condanna ingiusta.