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Fiumicino, violenta la nipote 13enne e la mette incinta

Fiumicino, violenta la nipote e la mette incinta

Un uomo di 35 anni è accusato di aver violentato la nipote di 13 anni e di averla messa incinta. L'uomo si è difeso: "Ero ubriaco, non ricordo nulla".

Andrea Manasse, 35enne residente a Fiumicino, è stato arrestato con l’accusa di aver violentato la nipote di soli 13 anni. La ragazzina, in seguito alle violenze, è rimasta incinta. La giovane ha deciso di interrompere la gravidanza al quarto mese. Proprio il test del DNA condotto sul feto ha rivelato la paternità dello zio ed è stato fondamentale per il suo arresto. L’uomo, operaio incensurato, è di origine romena ma vive in Italia da diversi anni. Da qualche tempo abitava a casa della sorella, insieme alla figlia di lei. Sembra che nessuno della famiglia si sia accorto della violenza mentre questa veniva consumata.

13enne violentata dallo zio

L’episodio risale all’agosto del 2018. Secondo quanto riportato dal Messaggero, la convalida dell’arresto è stata firmata da un giudice del tribunale di Civitavecchia. Davanti ai magistrati, l’imputato si è dichiarato innocente e si è difeso affermando che, al momento del presunto abuso, era ubriaco e non ricorda nulla dell’accaduto. La moglie di Manasse ha raccontato ai pm che il marito ha ecceduto con l’alcol durante una festa. “In queste occasioni le donne non bevono, ma gli uomini sì”, ha spiegato. “Prima di condannare è necessario capire quello che è successo per garantirgli un giusto processo e una giusta pena”, ha commentato il legale dell’imputato.

Aumentano i casi di violenza

Il 26 gennaio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, Giovanni Salvi, procuratore generale della Corte d’Appello di Roma, ha ricordato quanto gli episodi di violenza sessuale siano tristemente diffusi nel territorio della capitale. Negli ultimi anni il numero di violenze e di denunce è cresciuto esponenzialmente. Negli ultimi 12 mesi, sono aumenti del 24%: nel 2017 sono stati registrati 633 casi, contro i 789 del 2018. Le denunce per stupri di gruppo sono passati da 11 a 19.