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Autobus in fiamme, Ousseynou Sy rischia di perdere la cittadinanza

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Secondo quanto viene riportato dal pm e dal responsabile antiterrorismo di Milano, Ousseynou Sy rischierebbe di perdere la cittadinanza.

“I pm hanno parlato di ipotesi terrorismo ‘perché ha creato panico‘. L’eventualità di togliere la cittadinanza è contemplata dal Decreto sicurezza. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini segue direttamente la vicenda”, questo quanto viene riportato dal ministero degli interni riguardo la decisione di togliere la cittadinanza italiana al responsabile del dirottamento e dell’incendio dell’autobus presso San Donato Milanese.

L’uomo, Ousseynou Sy, potrebbe infatti essere anche accusato di terrorismo. A parlarne sono stati il responsabile addetto all’antiterrorismo di Milano, Alberto Nobili, ed il pubblico ministero che sta coordinando le indagini, Luca Poniz.

Infatti, le parole del senegalese nei confronti delle politiche utilizzate da Matteo Salvini e Luigi Di Maio potrebbero essere determinanti per dimostrare la volontà dell’uomo. Inoltre, Sy è accusato anche di sequestro di persona, strage, incendio e resistenza a pubblico ufficiale.

Cittadinanza che va, cittadinanza che viene

Se in questa vicenda il responsabile sembra essere vicino a perdere la cittadinanza italiana ed essere costretto ad abbandonare il nostro paese, c’è qualcuno che spera di poterla ottenere. Si sta parlando del giovane bambino di soli 14 anni che ha permesso di mettere in salvo i suoi compagni di scuola presenti sull’autobus, Rami Shehata. Il piccolo è nato nel 2005 in Italia da genitori extracomunitari e nessuno dei membri della sua famiglia ha ottenuto la cittadinanza italiana.

A parlare ai microfoni è stato proprio il padre, Khaled, un operaio che è arrivato in Italia nel 2001: “Sono orgoglioso di mio figlio, spero che l’Italia gli dia la cittadinanza, e spero di prenderla anche io, perché a me piace questo Paese, è la mia seconda patria”.