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Porti chiusi, da scafisti nuova strategia: mini sbarchi a Lampedusa

migranti

La politica dei porti chiusi sembra aver fermato solo le navi delle Ong e non gli sbarchi dei migranti. A Lampedusa gli arrivi sono quasi quotidiani.

L’attenzione mediatica e del governo è tutta rivolta verso la Sea Watch 3 ed i suoi 42 migranti a bordo, che non possono ancora toccare terra. Nel frattempo però continuano in sordina a Lampedusa i mini-sbarchi, visto che gli scafisti si sono adeguati alla politica dei porti chiusi ed hanno adottato una nuova strategia.

Nuovo piccolo sbarco

Mentre il governo italiano è alle prese con la Sea Watch 3, ad entrare in acque italiane senza incontrare alcun ostacolo è stata un’altra imbarcazione, meno vistosa della nave della Ong ma che trasportava ugualmente dei migranti. Se è vero che i grandi sbarchi sembrano essere stati bloccati con la politica dei porti chiusi quelli piccoli invece continuano inesorabili.

Nella giornata di mercoledì 26 giugno 2019 otto stranieri di origine tunisina sono per esempio approdati a Lampedusa a bordo di una piccola barca, trainata da una motovedetta della Guardia costiera che li aveva intercettati in mare.

Il 27 giugno giunge sempre dall’isoletta nel cuore del Mediterraneo la notizia di un nuovo sbarco. Mentre la Sea Watch 3 è ferma a largo del porto, un barchino è riuscito invece a raggiungere il molo della Madonnina facendo sbarcare in tranquillità dieci migranti, tra cui una donna e un minorenne.

La nuova strategia

Gli scafisti infatti stanno adottando una nuova strategia. Un video girato dall’agenzia Frontex rivela che a poche miglia di distanza da Lampedusa i migranti vengono trasbordati dalla nave madre che li carica solitamente in Libia in un barchino, che si dirige poi verso le coste italiane. I mini-sbarchi difatti sembrano orami essere all’ordine del giorno, il che rende surreale il divieto di approdo imposto invece alla Sea Watch, con a bordo da oltre due settimane 42 migranti. Basta sottolineare che in un mese a Lampedusa sono giunti oltre 300 profughi.