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Coronavirus, il Sindaco di Nembro è positivo: "Lavorerò da casa"

Il sindaco di Nembro ha il Coronavirus

Claudio Cancelli è positivo al Coronavirus. Il sindaco di Nembro però non si ferma e farà smart working per i cittadini.

Risultato positivo al tampone per il Coronavirus, il Sindaco di Nembro Claudio Cancelli non ha alcuna intenzione di fermarsi. Lo ha dichiarato direttamente ai cittadini del Comune in provincia di Bergamo, dove al momento si registrano 25 contagi.

Il Sindaco di Nembro ha il Coronavirus

Nel suo discorso ai cittadini, il Sindaco di Nembro ha raccontato di aver avuto solo due giorni con qualche linea di febbre e niente più. Adesso si trova in isolamento presso il suo domicilio ma non ha alcuna intenzione di fermarsi, per garantire agli abitanti del Comune il contenimento del contagio e gestire le operazioni di prevenzione, oltre alla routine di amministrazione giornaliera.

Il vostro Sindaco è qui e vuole guardare al nostro futuro di comunità con speranza. Il periodo è difficile, ma dobbiamo avere tutti fiducia nella nostra capacità di ripresa”, ha dichiarato Claudio Cancelli.

Nonostante ci siano diversi casi di Coronavirus a Nembro, l’atteggiamento del primo cittadino rimane positivo: “Per ora non c’e’ una crescita esponenziale dei numeri”, ha commentato.

Coronavirus: 110 casi nella bergamasca

L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo ha immediatamente definito e provveduto alle iniziative di prevenzione nella zona, su indicazione del Sindaco. In tutta la provincia sono 110 i casi confermati, compresi quelli di Nembro, e fra questi un cronista dell’Eco di Bergamo che si trova a dover lavorare tramite smart working per poter garantire il suo contributo alla redazione.

Smart working anti Coronavirus

Sono diverse infatti le realtà italiane che hanno scelto questa forma di lavoro per non bloccarsi completamente. A tal proposito, è stato emanato un Decreto Legislativo che non obbliga più alla firma di dipendente e datore di lavoro per fare smart working da casa. Misura ad hoc attivata il 23 febbraio 2020, proprio per via del Coronavirus.