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Coronavirus, quali sono le fabbriche strategiche che rimangono aperte?

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Nel nuovo decreto anti coronavirus del governo viene disposta la chiusura di fabbriche e attività non essenziali, ma quali rimarranno invece aperte?

Con l’ultimo decreto governativo anti coronavirus annunciato dal premier Conte nella tarda serata del 21 marzo viene disposta la chiusura di tutte le fabbriche e attività che non sono essenziali per la vita economica del Paese. Nel suo messaggio, Conte aveva anticipato che tra quelle che rimarranno aperte sono contemplate le imprese della filiera agroalimentare, medica, dell’informazione e dei servizi essenziali: ma in totale quali e quante saranno le attività che non rientrano tra quelle bloccate dal decreto?

Coronavirus quali fabbriche rimarranno aperte?

All’interno del messaggio alla Nazione, il premier Conte non ha fornito molti dettagli sul numero e sulla tipologia delle attività che rimarranno aperte, anche se nelle ore precedenti era trapelata la lista presa in esame dal governo per elaborare il testo definitivo del decreto che entrerà in vigore da lunedì 23 marzo fino al prossimo 3 aprile.

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L’elenco delle fabbriche e delle attività che proseguiranno le proprie mansioni non è ovviamente ancora ufficiale; si tratta soltanto della lista sulla quale avevano lavorato il governo e le parti sociali nella giornata del 21 marzo e che pertanto verrà confermata soltanto quando il decreto verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Il comparto tessile e alimentare

Tra le attività che stando al decreto rimarranno aperte vi sono ad esempio quelle inerenti l’alimentazione come coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi, pesca a acquacoltura, industrie alimentari e industria delle bevande. Esente anche il comparto del tessile con le attività concernenti la fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali, fabbricazione di spago, corde, funi e reti, fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento), confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro e la fabbricazione di carta.

La lavorazione delle materie prime

Rientrano ovviamente tra le attività consentite anche quelle che comportano la lavorazione delle materie prime come stampa e riproduzione di supporti registrati, fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, fabbricazione di prodotti chimici, fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici, fabbricazione di articoli in gomma, fabbricazione di articoli in materie plastiche, fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia, fabbricazione di prodotti refrattari, produzione di alluminio e semilavorati, fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori), fabbricazione di apparecchi elettromedicali (incluse parti staccate e accessori) e la fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori).

Attività ospedaliere e sanitarie

Rimangono aperte anche le attività legate agli ospedali e all’ambito sanitario come quelle inerenti la fabbricazione di altri strumenti per irradiazione ed altre apparecchiature elettroterapeutiche, fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche, riparazione e manutenzione di apparecchi medicali per diagnosi, di materiale medico chirurgico e veterinario, di apparecchi e strumenti, installazione di apparecchi medicali per diagnosi, di apparecchi e strumenti per odontoiatria e installazione di apparecchi elettromedicali, attività di sterilizzazione di attrezzature medico sanitarie, assistenza sanitaria e servizi veterinari.

Attività di riparazione e manutenzione

Attive anche molte attività di riparazione come quelle di riparazione e manutenzione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione, riparazione e manutenzione di apparecchi medicali per diagnosi, di materiale medico chirurgico e veterinario, di apparecchi e strumenti, manutenzione di macchine per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere, riparazione e manutenzione di trattori agricoli, riparazione e manutenzione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia, riparazione di apparati di distillazione per laboratori, di centrifughe per laboratori e di macchinari per pulizia ad ultrasuoni per laboratori, riparazione e manutenzione di aeromobili e di veicoli spaziali, riparazione e manutenzione di materiale rotabile ferroviario, tranviario, filoviario e per metropolitane (esclusi i loro motori), manutenzione e riparazione di autoveicoli nonché commercio di parti e accessori di autoveicoli per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori.

Servizi primari

Esenti dal decreto le attività dei servizi primari come la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, raccolta, trattamento e fornitura di acqua, gestione delle reti fognarie, attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali, attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti, installazione di impianti elettrici, installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in, attività per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione), installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione) e pulizia e lavaggio di aree pubbliche, rimozione di neve e ghiaccio.

Trasporti e commercio

Non si fermeranno nemmeno le attività legate ai trasporti e al commercio come il commercio all’ingrosso di carta, cartone e articoli di cartoleria, commercio all’ingrosso di articoli antincendio e antinfortunistici, trasporto ferroviario di passeggeri (interurbano), trasporto ferroviario di merci, trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane, trasporto con taxi, trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente, trasporto di merci su strada, trasporto mediante condotte di gas, trasporto mediante condotte di liquidi, trasporto marittimo e per vie d’acqua, trasporto aereo nonché magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti.

Sicurezza, istruzione e ricerca

Tra le restanti attività esenti dallo stop imposto dal decreto del governo vi sono infine quelle inerenti i servizi postali e attività di corriere, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziare e assicurative, ricerca scientifica e sviluppo, traduzione e interpretariato, servizi di vigilanza privata, servizi connessi ai sistemi di vigilanza, altre attività di pulizia, attività dei call center, amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, servizi di assistenza sociale residenziale, assistenza sociale non residenziale e attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali.