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Reddito di cittadinanza, beneficiari come steward sulle spiagge?

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La Regione Liguria è la prima ad accettare: chi usufruisce il reddito di cittadinanza potrà essere impiegato come steward nelle spiagge libere.

Le linee guida stilate dall’Ufficio di presidenza di Anci Liguria per i Comuni sono molto chiare. Tra le tante proposte, la possibilità di impiegare chi usufruisce del reddito di cittadinanza come steward all’ingresso delle spiagge libere. Al momento, si tratta di una proposta che i Comuni possono anche non condividere.

Reddito di cittadinanza e steward

La proposta di impiegare i percettori del reddito di cittadinanza nelle spiagge era stata lancia dal Movimento 5 Stelle nelle scorse settimane. E la Liguria è stata la prima regione italiana a seguire questo stimolo. I sindaci dei comuni della Liguria hanno chiesto alla Regione risorse per poter gestire questa situazione. Ai prefetti è stato chiesto un eventuale apporto per garantire presidi e sicurezza.

Cosa faranno gli steward

Agli steward delle spiagge libere sono richieste mansioni molto chiare: dovranno “dirigere il traffico” per evitare assembramenti e contribuire a rendere sicure le ore trascorse al mare. Tramite l’utilizzo di app, gli steward regoleranno l’accesso, e in mancanza distribuiranno i cartellini con il numero corrispondente agli stalli liberi. Nel caso di più punti di accesso gli operatori saranno collegati via radio per le comunicazioni.

Come saranno le spiagge

A differenza di ciò che concerne i viaggi in aereo (mascherina obbligatoria, distanziamento facoltativo), nelle spiagge vige l’obbligo assoluto di distanziamento sociale. Ogni spiaggia sarà suddivisa in stalli da 10 mq (distanza minima tra gli ombrelloni 3m) per 2/3 e in stalli da 4 mq.(distanza minima tra gli asciugamani 1.5m) per la restante parte, in modo da poter ospitare sia nuclei familiari che singoli. Gli stalli saranno delimitati con paletti, bandierine o sacchi numerati, dei punti di riferimento corrispondenti agli stalli.

Le altre voci del protocollo

All’interno del protocollo stilato dall’Ufficio di presidenza di Anci Liguria per i Comuni si trovano poi altre voci, ancora da sviluppare: una su tutte il divieto di frequentazione ai venditori ambulanti, ma anche la possibilità che a gestire gli arenili liberi siano i balneari.