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Coronavirus, focolaio alla Amadori di Controguerra: 12 casi positivi

Focolaio coronavirus Amadori Controguerra

Nuovo focolaio di coronavirus in un'azienda: si tratta dello stabilimento della Amadori di Controguerra dove sono riscontrate 12 positività.

Dei 39 casi positivi al coronavirus registratisi venerdì 7 agosto 2020 in Abruzzo, 12 sono riconducibili ad un focolaio sviluppatosi allo stabilimento della Amadori di Controguerra (provincia di Teramo). Si tratta di 9 dipendenti e 3 contatti stretti di una di essi.

Coronavirus: focolaio alla Amadori di Controguerra

Tutto è partito da una lavoratrice residente a Martinsicuro che ha contratto l’infezione. L’azienda sanitaria ha così deciso di fare il tampone anche agli altri dipendenti in turno con lei di cui 8 sono risultati positivi. Ad essi si sono aggiunti 3 familiari della donna, anch’essi contagiati, che hanno fatto salire i casi complessivi a 12.

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Le autorità sanitarie hanno optato per effettuare i test anche a tutti gli altri lavoratori dello stabilimento e, data l’urgenza, l’Istituto Zooprofilattico di Teramo rimarrà aperto anche domenica 16 agosto per processarli. Per evitare ulteriori contagi, l’azienda ha inoltre deciso di chiudere precauzionalmente l’intero stabilimento fino al completamento delle analisi sull’intera popolazione di dipendenti e collaboratori. In più si è provveduto a sanificare il sito produttivo.

Una decisione che conferma, come comunicato in una nota dalla Amadori stessa, “l’atteggiamento di massima cautela e lo spirito di estrema attenzione dimostrata dall’azienda in questi mesi nei confronti della salute e della sicurezza dei propri lavoratori“.

Turisti veneti positivi a Roseto

Sempre nel teramano e più in particolare a Roseto degli Abruzzi, le autorità hanno rilevato altri due casi di coronavirus. Si tratta di due turisti veneti che non avevano atteso l’esito del tampone effettuato nella loro regione risultato poi positivo. Trasportati al Reparto di Malattie Infettive dell’ospedale della città per essere visitati, si procederà a trasferiti alla Rsa di Giulianova allestita per ospitare questo tipo di pazienti.