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Contagi Covid-19 a Bologna, il sindaco pronto a chiudere

festa Erasmus Bologna

"Se è necessario dare un altro segnale lo daremo": le parole del sindaco di Bologna sulla diffusione dei contagi in città.

Movida a Bologna, il sindaco Verola pronto a chiudere le piazze: “Valuteremo col prefetto. Questa non è libertà, è menefreghismo”.

Movida a Bologna

“Se una persona immagina che sia libera di fare quello che gli pare ha sbagliato città. Occorre che tutti comprendano che assembrarsi è la cosa peggiore da fare. Questa non è libertà, è menefreghismo“, queste le parole del sindaco di Bologna, Virginio Merola, a seguito delle immagini delle strade universitarie piene di giovani senza mascherina e dei 10 positivi a seguito di una festa erasmus. L’annuncio dello studio di nuovi provvedimenti nei luoghi della movida della città, misura che riguarda in particolare alcune piazze, e delle nuove misure per arginare il pericolo degli assembramenti durante le feste private. Provvedimenti presi per limitare il rischio della diffusione del coronavirus. “L’eventuale chiusura di piazze ‘simbolo’ della movida le valuteremo con il Prefetto. Se è necessario dare un altro segnale lo daremo. Le chiusure dei locali parlano chiaro. Dove si determinano gli assembramenti ci vogliono battaglioni di polizia per intervenire, quindi, dobbiamo trovare una strategia preventiva. Occorre la collaborazione da parte di tutti perché non si vanifichi il lavoro che stanno facendo negli ospedali e nelle scuole”.

Le parole di Merola

“Dobbiamo contare sul fatto che le previsioni sono che entro gennaio c’è la forte possibilità di avere il vaccino. Quindi l’ultimo miglio è davvero decisivo. E sarebbe fallimentare – ha continuato il sindaco – in questo momento tornare ad ipotesi di chiusure. Dobbiamo insistere in particolare con i giovani perché anche se vengono meno colpiti dai sintomi possono trasmettere il virus agli altri. Faccio un appello al quale se necessario seguiranno ulteriori provvedimenti perché non si vanifichi il grosso lavoro fatto fino ad oggi”. Merola ha inoltre aggiunto che ci sarà una maggiore presenza dell’Ausl sul territorio, con l’inserimento di presidi mobili anche nelle periferie della città per poter fare tamponi e test sierologici. Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, è intervenuto a dar manforte al collega, prendendo d’esempio quanto già attuato in altre Regioni d’Italia: “Bisogna rispettare le norme, bisogna garantire di non andare, per colpa di qualche imbecille, di nuovo nel peggio. Bisogna fare tutto il possibile. Solo il vaccino permetterà di uccidere il virus. Siamo pronti a prendere tutti i provvedimenti che servono per migliorare la situazione e tenerla monitorata ogni giorno”. In Emilia Romagna – ha infine concluso – “facciamo più di 10mila tamponi al giorno e a questi si aggiungono migliaia di test sierologici. Cerchiamo di monitorare tutto per cercare di contenere il virus. I numeri dell’Emilia Romagna, tra le regioni più colpite perché avevamo in pancia il focolaio lombardo, oggi dimostrano come questo sforzo stia dando qualche risultato”.