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Coronavirus, il report settimanale non esclude un rapido peggioramento

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Secondo il report congiunto tra Iis e ministero della Salute l'aumento dei casi rende concreto un rapido peggioramento dell'epidemia di coronavirus.

È uno scenario negativo quello paventato dal rapporto settimanale effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute, i quali stando al costante aumento di casi di coronavirus registrati nelle ultime settimane prevedono un probabile rapido peggioramento dello scenario epidemico nel breve periodo. Nel rapporto viene inoltre evidenziato un innalzamento sia dell’indice di contagio Rt (ora a 1,01 su scala nazionale) che dell’età media dei contagiati, attualmente giunta a 42 anni.

Coronavirus, previsto un “rapido peggioramento”

All’interno del rapporto congiunto, viene proposta una correlazione tra l’allentamento delle misure di sicurezza sanitaria avvenuto durante l’estate e l’innalzamento della curva dei contagi: “Un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico.

Evidenziato anche il recente incremento dei ricoveri all’interno delle strutture ospedaliere, fortunatamente ben lontano dai livelli raggiunti durante la prima fase dell’emergenza: “Sebbene non siano ancora presenti segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno.

Il fattore scolastico

L’Iis e il ministero ribadiscono inoltre la possibilità che alcuni dei focolaio emersi recentemente possano aver avuto origine con l’inizio dell’anno scolastico, anche se per il momento non vi sono evidente che lo possono accertare: “Questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se attualmente non è sempre confermata. […] Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l’impatto dei contagi nelle scuole.