> > Covid, riattivato il comitato operativo della Protezione Civile

Covid, riattivato il comitato operativo della Protezione Civile

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Mentre entrano in vigore nuovi provvedimenti in arrivo in tutta Italia, la Protezione Civile ha riattivato la propria task force.

Il comitato operativo della Protezione Civile viene riattivato. Si è svolta la prima riunione per fare il punto della situazione della pressione sugli ospedali e dell’approvigionamento dei materiali. Hanno partecipato all’incontro anche il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, tecnici e assessori delle varie Regioni.

Comitato operativo della Protezione Civile

La riattivazione del comitato operativo della Protezione Civile è stata decisa in concomitanza ai nuovi provvedimenti presi dalle regioni e in attesa del nuovo dpcm. In Campania scatta il coprifuoco per la movida e di conseguenza bar, gelaterie, pasticcerie e simili dovranno chiudere dalle 23 alle 6 del mattino dalla domenica al giovedì e dalle 24 alle 6 venerdì e sabato. Per pizzerie, ristoranti e altri esercizi obbligo di chiusura alle 23. Intanto, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha condiviso il suo appello sui social network. “Se ci guardiamo intorno, a quello che sta succedendo in tante grandi città, come Parigi, Londra, che non sono lontane, c’è da essere preoccupati. Ma più che preoccupati, attenti. La prima domanda che dobbiamo farci è cosa possiamo fare noi singoli cittadini. E la parola del giorno è mascherina. Io vi prego: utilizzate la mascherina, tutti, lo dico in particolare ai giovani, cercando di essere sempre vicino a loro e comprensivo, ma utilizzatela. È assolutamente importante perché è chiaro che questa è una vita, una società anomala, ma è vita. E ve lo dice uno che è passato anche in momenti più difficili nella sua vita e forse per questo apprezza di più questa vita anomala. Proteggiamola” ha dichiarato.

Le parole del viceministro Sileri

Cerca di ridimensionare la questione il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. “I numeri che vediamo oggi non devono provocare allarme o preoccupazione, ma sono numeri da prendere in considerazione. C’è un aumento, lento, progressivo, e i contagi nelle prossime settimane saliranno sicuramente molto di più di quello che osserviamo oggi, ma avere contagiati positivi non vuol dire necessariamente malati. Leggere e capire la situazione, più che preoccuparcene. La situazione è complessa, sarà un lungo inverno, ma abbiamo strumenti e capacità diverse: non sarà come a marzo ed aprile. Purchè si mantenga rispetto delle regole” ha spiegato.