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Covid Bergamo, i sindaci: "Situazione migliore di quello che si pensa"

coronavirus, pronto soccorso di bergamo vuoto

Con il nuovo Dpcm Bergamo diventa di nuovo "zona rossa", ma i sindaci ritengono la situazione nella provincia non sia drammatica.

Il nuovo Dpcm anti covid ha decretato che la Lombardia, e quindi Bergamo e tutte le altre province, sono zona rossa. Si torna quindi al lockdown, come a marzo. Si esce di casa solo con autocertificazione e per “comprovate esigenze”. A molti, però, le nuove misure non sono andate giù, e lamentano una disparità di trattamento rispetto ad altre Regioni d’Italia. Anche il Presidente della Regione Attilio Fontana ha duramente criticato il decreto, parlando di uno schiaffo ai lombardi.

Covid Bergamo, l’opinione dei sindaci

“Chiudere l’intera Lombardia non può più essere la soluzione“, ha detto il consigliere regionale di Cambiamo! Paolo Franco. Intervenuti poi i parlamentari di Forza Italia, Gregorio Fontana e Alessandra Gallone, che hanno chiesto che Bergamo sia esclusa dalla zona rossa. “A me sembra totalmente insensato un nuovo lockdown — dice il deputato leghista Alberto Ribolla —. La Lombardia ha aree, come la nostra, dove il contagio è più basso. Prudenza, mascherine, gel e distanziamento, ma non uccidete l’economia bergamasca!”.

“Fontana non ha alibi — dice invece il consigliere regionale del M5S Dario Violi, commentando i numeri del governo contestati dal presidente lombardo —. La Regione è un territorio vasto. Ci sono province che hanno la fortuna di avere un numero di contagi più basso, come Bergamo. Il Dpcm prevede che le Regioni si prendano la responsabilità di indicare su quali zone poter allentare le misure restrittive. Il punto — secondo il governatore — è che l’esecutivo si è basato su dati fermi al 25 ottobre”, come sottolineato anche dal leader della Lega Matteo Salvini.