> > Procida, positivo al Covid minaccia carabiniere: "Contagio anche te"

Procida, positivo al Covid minaccia carabiniere: "Contagio anche te"

Drive in

Il 26enne è arrivato alle minacce per cercare di saltare la fila per il tampone al drive in di Procida.

Un ragazzo di 26 anni, positivo al Covid, ha cercato di evitare la fila per effettuare il tampone al drive in di Procida. Il giovane ha insultato i sanitari, danneggiato le ambulanze e minacciato un carabiniere. La scena di puro caos e violenza è avvenuta il 12 novembre a Procida, ma è stata resa nota solo oggi perché il militare ha dovuto sottoporsi al tampone, che fortunatamente è risultato negativo.

Positivo al Covid minaccia agente

Un ragazzo di 26 anni, positivo al Covid, era in fila nel drive in di Procida, nei pressi dell’ospedale dell’isola del Golfo di Napoli per effettuare un tampone di controllo e capire se era ancora infetto o se poteva uscire dalla quarantena. Mentre era in attesa del suo turno ha completamente perso la pazienza e, non volendo aspettare oltre, ha iniziato ad insultare e minacciare tutti. Il ragazzo si è scagliato contro le ambulanze, prendendole a calci e pugni e danneggiandole. Non contento, ha iniziato ad insultare e minacciare medici ed infermieri, pretendendo a tutti i costi di passare davanti a tutti e saltare la fila. Sono stati subito chiamati i carabinieri della stazione locale, che sono intervenuti per cercare di riportare la calma.

Quando il ragazzo ha visto gli agenti si è alterato ancora di più e ha iniziato a minacciare anche loro. Il 26enne si è avvicinato al comandante della stazione, che ha tentato in tutti i modi di calmarlo, e abbassandosi la mascherina gli si è avvicinato alla faccia. “Ora contagio anche te” ha dichiarato il ragazzo. Una volta effettuato il tampone si è scoperto che era negativo, così come il comandante, che si era posto in isolamento fiduciario in attesa dell’esito. Il ragazzo, pregiudicato, è stato denunciato per minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento e interruzione del pubblico servizio. Purtroppo non è l’unico caso di violenza registrato presso i drive in di Napoli.