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Covid, parla la donna accusata di aver seguito un'ambulanza a Torino

ambulanza bambino modena

Nonostante l'accusa di interruzione di pubblico servizio, la donna ha continuato a ribadire come l'ambulanza girasse a vuoto per spaventare la gente.

Rimane ferma nelle sue convinzioni la donna di Torino accusata di aver inseguito un’ambulanza mentre svolgeva un’operazione di soccorso. Intervistata dal quotidiano La Repubblica, la signora ha infatti ribadito come il mezzo a suo dire girasse a vuoto per la città, con il solo scopo di terrorizzare la popolazione facendo credere che l’emergenza coronavirus fosse più grave del previsto. A causa del suo gesto, la donna rischia ora una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Torino, parla la donna che ha inseguito un’ambulanza

“Ho fatto dei video dove si vede che l’ambulanza girava a vuoto, prendeva stradine, passava davanti alle scuole, ma quando si è fermata non ha caricato nessuno, era tutta una finzione”, così esordisce la donna, affermando di avere visto sui social altri video che mostravano i pronto soccorso degli ospedali completamente vuoti. Video dei quali è però già stata ampiamento dimostrata la falsità, dato che come stabilito dalle linee guida ufficiali chi presenta sintomi di Covid-19 non deve presentarsi al pronto soccorso proprio per evitare di diffondere il contagio.

Pur non definendosi negazionista, la donna continua a sostenere che l’ambulanza girasse a vuoto col solo scopo di creare terrore: “Se ci fosse stata davvero un’urgenza non avrebbero girato 40 minuti in tangenziale. Noi li abbiamo incontrati lì, viaggiavano con i lampeggianti e le sirene accese, ci hanno superato ma poi hanno rallentato. […] L’ambulanza si è fermata in mezzo alla strada ed è rimasta lì tutto il tempo che noi siamo rimasti a parlare con i carabinieri, fosse stato urgente si sarebbero sbrigati.

Come capita molto spesso tra chi sostiene bufale conclamate, anche la donna afferma non dare più credito a quando detto dagli esperti, preferendo ciò che invece viene pubblicato sui social network da perfetti sconosciuti: “Meno telegiornali guardo meglio sto. [Su Facebook ndr] ci sono molti video e molte informazioni”.