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Cutro, il quarto scafista ha abbandonato il timone: c'è il video

Naufragio

Arrestato al confine con l'Austria l'ultimo scafista turco dell'imbarcazione naufragata a Cutro: avviate le procedure per l'estradizione

Le colpe di Cutro. «Era al timone, poi ha abbandonato tutti». Arrestato nella tarda serata di ieri, martedì 7 marzo 2023, al confine con l’Austria, il turco 28enne Gun Ufuk, uno degli scafisti dell’imbarcazione naufragata lo scorso 26 febbraio davanti alle coste di Steccato di Cutro (Crotone). Avviate le procedure per l’estradizione.

Era il meccanico dell’imbarcazione

L’uomo è stato fermato dalla Polizia di frontiera e dai Carabinieri che seguono le indagini. Subito dopo il naufragio, erano scattate le manette per i tre uomini – tra cui un minorenne – ritenuti gli scafisti, insieme al turco 28enne, dell’imbarcazione naufragata. Gun Ufuk invece si era reso subito irreperibile. Secondo il gip Michele Ciociola, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare per Ufuk, lo stesso sarebbe stato «lo scafista che conduceva l’imbarcazione e curava la motoristica del natante». A confermarlo, alcuni dei superstiti: «Faceva il meccanico quando la barca aveva problemi con il motore, […] sulla seconda imbarcazione l’ho visto più volte guidare» ha raccontato un uomo.

La fuga e il mancato soccorso

Un “servizio interrotto” quello degli scafisti che, sempre secondo i racconti (e i video) di alcuni testimoni, avrebbero «abbandonato l’imbarcazione nei pressi della costa senza prestare soccorso ai migranti». I componenti turchi dell’equipaggio avrebbero pensato a salvare solo la loro pelle, gettando in acqua «oggetti neri simili a dei tubi» per aggrapparsi a essi e scappare.