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Il ministro Luigi Di Maio chiarisce la sua rottura con il M5S e attacca Conte: “Temo la crisi, ma spero che prevalga il senso di responsabilità”.
Di Maio contro Conte: “Vuole la crisi, ma spero nel buonsenso”
In due lunghe interviste rilasciate a Repubblica e Corriere della Sera, il ministro Luigi Di Maio torna sulla querelle che lo ha visto protagonista dello scontro contro Giuseppe Conte: “Sulla crisi di governo ci auguriamo che prevalgano in tutti i leader di partito responsabilità, serietà e senso delle istituzioni. Temo però che qualcuno stia solo cercando il pretesto per generare l’incidente di percorso”.
Luigi Di Maio ci tiene a chiarire la sua posizione in merito alla rottura con l’ex partito M5S, negando che la scissione sia stata suggerita dal premier Draghi: “Una scissione così non si coltiva in poche ore. Da un po’ c’era un’agenda personale al di fuori della linea politica del Movimento. È stato Draghi a suggerirlo? Ne parlerò con lui lunedì”.
“Se il governo cade, non so a quali livelli può schizzare lo spread: vecchia e temibile creatura con cui abbiamo già fatto i conti. Ma, certo per le famiglie, i costi continueranno ad aumentare e i tassi sui mutui a salire, l’impatto sarà devastante”, aggiunge il Ministro degli Affari Esteri.
Di Maio: “Crisi? Spero non sia un Papeete bis”
Nonostante le sue rassicurazioni, Luigi Di Maio non esclude la possibilità di una crisi di governo, ma spera nella bontà dei suoi colleghi:
“Sarebbe grave, perché premeditare un incidente per andare al voto anticipato significa non comprendere che siamo davanti a una situazione emergenziale. Tutti ci ricordiamo del Papeete, ho paura che qualcuno voglia emulare quel gesto. Andare al voto adesso significa bruciare i fondi del Pnrr e porteremmo il Paese nel baratro”.
Insieme per il futuro
Dopo l’estate Di Maio organizzerà una convention per il suo nuovo movimento “Insieme per il futuro” e alla domanda se sia disposto ad allearsi con il M5S di Conte per battere la destra, risponde: “In questo progetto non c’è spazio per sovranismi, populismi ed estremismi”.