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Diciotti: M5s diviso sul blog, Di Maio: "Noi compatti"

Diciotti: M5s diviso sul blog, Di Maio: "Noi compatti"

Il Movimento 5 Stelle è diviso. La vicenda della nave Diciotti ha fatto emergere le difficoltà del compromesso M5s e Lega. Di Maio: "Noi compatti".

Il Movimento 5 Stelle è diviso. La vicenda della nave Diciotti ha fatto emergere le difficoltà del compromesso M5s e Lega. Mentre gli utenti fanno sapere le proprie perplessità sul blog del Movimento, Luigi Di Maio afferma la compattezza del gruppo.

Pentastellati divisi

“W il governo a 5 Stelle”, “Siamo tutti Salvini, arrestateci tutti!”. I commenti al blog delle Stelle, nuova piattaforma di dialogo tra per il popolo del web, sono discordanti. Forse quella compattezza siglata con Giuseppe Conte premier, non è così solida come si credeva. Il pomo della discordia è il caso della nave Diciotti. L’apertura del fascicolo da parte della Procura di Agrigento non spaventa la Lega, anzi Matteo Salvini ha dichiarato di voler affrontare a viso aperto l’indagine. I pentastellati sono più dubbiosi: “La legalità è ancora il nostro cavallo di battaglia?”, ha scritto Daniela Sciarrotta sul blog, aggiungendo: “Oppure per ragioni di Stato, potere e opportunità abbiamo deciso di rinunciarvi? … La Costituzione prevede la protezione per i richiedenti asilo. In uno stato di diritto, nessuno, tanto meno un ministro può permettersi di violare le leggi in nome della volontà popolare o altro”. Parole durissime, per il Movimento che alla sua nascita aveva detto di chiudere con qualsiasi compromesso con la politica del passato, corrotta e collusa.

Di Maio su divisione: “Noi compatti”

E la Lega? Il partito verde non è senza macchia. Sul Carroccio pendono ancora quei 49 milioni sottratti agli italiani. “Quella era un’altra Lega”, aveva detto Di Maio. Il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri continua a difendere il compromesso: nessuna divisione, Salvini ha preso una decisione in linea con la politica dell’intero governo. Non sembra d’accordo l’elettorato, con alcuni utenti che lasciano correre, ma tengono gli occhi puntati sulla condotta dei loro eletti: “Vi ho votato. Ma non tirate troppo la corda che si spezza e se usciamo dall’euro facciamo la fine del Venezuela”.