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Ristori: Con reddito di cittadinanza si beneficia del buono spesa?

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Con il Decreto ristori ter si aiuteranno le famiglie in difficoltà attraverso lo stanziamento di 400 milioni che verranno ripartiti tra Comuni.

Chi già beneficia del reddito di cittadinanza potrà richiedere anche il buono spesa stanziato con il nuovo Decreto Ristori Ter? La domanda pone diversi interrogativi e pare non ci siano ancora certezze a riguardo. Secondo quanto riporta la nota dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, sembra proprio di sì. A ogni comune italiano sarà lasciata l’ultima parola, ma in linea di massima saranno presi in considerazione per primi coloro i quali non beneficiano già di altri sussidi da parte dello Stato.

Buono spesa con reddito di cittadinanza

Con il nuovo Decreto ristori ter dedicato in maggior parte alle famiglie italiane in difficoltà economiche, lo Stato ha destinato 400 milioni di euro da ripartire proporzionalmente presso i comuni. Chi è percettore del reddito di cittadinanza o di qualsiasi altro sostegno pubblico, potrà comunque fare richiesta. Secondo quanto riporta la nota dell’ANCI, gli uffici comunali nella distribuzione dei buoni spesa dovranno dare priorità a chi non percepisce alcun sostegno. Ma “ciò non esclude che le risorse possano essere attribuite anche a percettori di altre forme di sostegno pubblico al reddito, ma nell’attribuzione del contributo dovrà darsi priorità a chi tale sostegno non lo riceve”.

Rimane quindi irrisolta la domanda da cui siamo partiti. Sembra che ogni comune potrà gestire in autonomia i propri buoni spesa, tenendo conto in maggior parte delle famiglie che non percepiscono altri sussidi. Per l’ottenimento dei buoni spesa si terra conto di diversi criteri. Tra questi, la numerosità del nucleo familiare, se si è beneficiari del reddito di cittadinanza, se la famiglia richiedente è già stata presa in carico dai servizi sociali per l’emergenza data dal Coronavirus. Infine, anche in questa occasione i finanziamenti potranno essere convertiti in diversi modi. Sia in buoni spesa che in voucher sociali e buoni pasto, utilizzabili in sostituzione al servizio di mensa.