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Coronavirus, in Inghilterra c'è la "dottrina Johnson": concerti strapieni

Coronavirus Inghilterra

All'allarme Coronavirus l'Inghilterra risponde con una strategia diversa. Il concerto degli Stereophonics era strapieno: le critiche non sono mancate.

È scattato l’allarme pandemia nel mondo. Dall’Italia agli Usa, passando per Cina, Spagna e Repubblica Ceca: ogni Paese ha adottato misure diverse per contrastare l’emergenza Coronavirus, ma in Inghilterra la dottrina di Johnson detta legge e la situazione appare estremamente diversa rispetto a quella italiana. “Restate in casa”, si ripete a gran voce nel nostro Paese, dove ogni ammonimento non è mai troppo. Nel Regno Unito, al contrario, la filosofia adottata dal premier è diametralmente opposta. “Il 60% dei britannici dovrà contrarre il Coronavirus per sviluppare l’immunità di gregge. A dirlo è stato Patrick Vallance, una delle due massime autorità mediche del governo di Boris Johnson. E così oltremanica la vita procede inesorabile: la routine degli inglesi, tra lavoro, scuola e i mille impegni, prosegue indifferente. L’emergenza sanitaria è più drammatica che mai, eppure in molti sembrano non comprenderlo. Fanno impressione, comprensibilmente, le immagini di concerti strapieni. È il caso degli Stereophonics, impegnati nel loro tour britannico. Con una serie di immagini e video pubblicati sui social, la band si è detta entusiasta per il pienone alla Manchester Arena, un palazzetto da 21mila posti e nessun spazio vuoto.

A cedere, finora, è stata la Premier League: le autorità hanno deciso lo stop, anche delle serie minori, fino a inizio aprile. Il desiderio, tuttavia, è quello di tornare presto in campo e a porte aperte. Al momento Chelsea e Arsenal sono in quarantena. Positivi, infatti, il giocatore Hudson-Odoi e l’allenatore dei gunners Mikel Arteta.

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Coronavirus in Inghilterra, il concerto degli Stereophonics

La vita nel Regno Unito procede come sempre, come se la pandemia non ci fosse. Le immagini che ci arrivano appaiono surreali e folli, soprattutto se paragonate alle molte città spettrali del nostro Paese. I concerti di Morrissey e Stereophonics, infatti, hanno radunato migliaia e migliaia di appassionati.

I fan erano stipati alla Manchester Arena. Il premier inglese non ha preso alcun provvedimento di emergenza: le manifestazioni pubbliche per il momento non sono state sospese.

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Così i tweet della band rock hanno sollevato più di una critica. Nella serata di sabato 14 marzo, inoltre, si è esibito all’arena di Londra Morrissey, il quale ha iniziato il concerto cantando “The End of The World”.

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La strategia del Regno Unito

Per Patrick Vallance, il Covid-19 “è una brutta malattia, ma nella maggioranza dei casi ha soltanto sintomi lievi. Il virus sarà stagionale e tornerebbe anche il prossimo inverno. Per questo è importante sviluppare un’immunità di gregge, per tenere sotto controllo il virus a lungo termine.

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Tuttavia, se l’indice di mortalità dovesse attestarsi a livelli minimi, pari cioè all’1%, si stimano almeno 400mila morti. La sanità britannica potrebbe collassare per il sovraffollamento dei reparti di terapia intensiva.

In conferenza stampa a Londra, Boris Johnson ha già avvertito i suoi cittadini: “È la più grave crisi sanitaria in una generazione, moriranno molti nostri cari. Per gli scienziati però, simili misure non sono praticabili. Intanto il premier inglese ha inviato il suo messaggio di vicinanza alla nostra nazione, esprimendo “solidarietà delle Autorità e del popolo britannico nei confronti dell’Italia e dei suoi cittadini”.