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Coronavirus, premier svedese ammette: "Non abbiamo fatto abbastanza"

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Mentre in Svezia continua l'aumento dei contagi da coronavirus, il premier Stefan Löfven ha ammesso di non avere affrontato efficacemente l'emergenza.

Dopo che anche in Svezia i contagi da coronavirus hanno iniziato a crescere rapidamente è giunta nelle ultime ore una tardiva ammissione di colpa del premier Stefan Löfven, che ha dichiarato alla popolazione come non sia stato fatto abbastanza per contenere l’epidemia. La Svezia era rimasto infatti l’unico stato del nord Europa a non avere adottato misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus, preferendo affidarsi al senso civico dei propri cittadini.

Coronavirus in Svezia, le scuse del premier

Intervenendo in una trasmissione sulla televisione di Stato Svt, il premier svedese ha infatti ammesso: Mi sembra ovvio che sotto tanti aspetti non abbiamo fatto abbastanza. È per questo che abbiamo adottato una strategia di sicurezza nazionale che abbia a che fare con tutti gli aspetti della vita pubblica, dall’approvvigionamento idrico alla sicurezza informatica”.

È di queste ultime ore inoltre la notizia che anche in Svezia, patria europea del welfare pubblico, gli ospedali abbiano iniziato a rifiutare pazienti Covid-19 superiori agli 80 anni o aventi un quadro clinico già compromesso proprio a causa della scarsità di posti letto nelle strutture. L’ennesima ripetizione analoga di uno schema già purtroppo vistosi in Italia, Spagna e Stati Uniti nelle ultime settimane.

Restrizioni non ancora attive

Nonostante le parole di mea culpa pronunciate dal premier Löfven il parlamento svedese non ha ancora approvato la legge che concede al governo poteri speciali per poter istituire il lockdown nel paese. Essa avrebbe dovuto essere varata lo scorso 10 aprile ma al momento è ancora un nulla di fatto: “Abbiamo anche cominciato a lavorare su una strategia che riguarda la struttura nazionale e la nostra difesa. […] Sono lieto che possiamo affidarci al grande senso di responsabilità dei nostri cittadini”.

Attualmente in Svezia, che conta appena 300 posti letto di terapia intensiva in tutta la nazione, sono stati registrati 10.151 contagi da coronavirus e 887 decessi. Il tutto in una popolazione di circa 10 milioni e 300mila abitanti.