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Coronavirus, estate in Croazia: sicurezza per i turisti stranieri

Coronavirus, Croazia: estate in sicurezza

Secondo il ministro del Turismo, la Croazia in estate sarà a prova di Coronavirus. Diverse le proposte inoltrate all'Ue.

Nonostante il Coronavirus, la Croazia vuole ripartire puntando anche sull’estate, essendo meta molto gettonata da tantissimi turisti stranieri. Per fare ciò, ha messo a punto alcune idee da proporre per garantire la sicurezza dei vacanzieri, ma al tempo stesso l’opportunità di poter visitare le sue spiagge.

Estate in Croazia durante il Coronavirus

Il Paese orienta la sua campagna di marketing principalmente agli abitanti del Nord Europa, soprattutto svedesi e tedeschi, che negli ultimi giorni hanno intervistato Gari Cappelli, ministro del Turismo croato. Questi, esaltando i successi di Zagabria nel contenimento dei contagi da Coronavirus, ha parlato della sua volontà nel far ripartire il settore del turismo rendendo accessibili le spiagge.

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Fra le proposte di Cappelli, un corridoio autostradale europeo o ponti aerei in collaborazione con Croatia Airlines. L’unico requisito per i turisti sarebbe il possesso di un “passaporto sanitario”, oltre ai regolari documenti identificativi, rilasciato dal Paese d’origine e che ne attesti la negatività al virus. Un’idea simile, tra l’altro, è arrivata anche dal governatore Solinas in Sardegna.

Confronti in videoconferenza

La questione “corridoi” è già stata affrontata e approvata da Slovenia, Austria, Ungheria e Repubblica Ceca, mentre dalla Germania per ora tutto tace. “Noi crediamo di poter garantire una stagione in sicurezza ai turisti, croati e stranieri, attraverso controlli rigorosi”, ha dichiarato Cappelli.

Il ministro ha inoltre preso parte ad una videoconferenza coi colleghi Ue riguardo alle conseguenze della pandemia sul settore del turismo, dove ha esposto le sue proposte per il tracciamento e la sicurezza dei futuri vacanzieri.