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La popolazione mondiale subirà un calo nel 2100: prima volta dal 1300

Popolazione mondiale calo 2100

Nel 2100 la popolazione mondiale subirà un netto calo: quella dell'Italia verrà più che dimezzata.

Secondo uno studio effettuato dall’Università di Washington entro il 2100 la popolazione mondiale andrà incontro ad uno storico calo come non si verificava dalla peste nera del Medioevo. Tutto dopo un’impennata che la porterà a raggiungere nel 2064 il picco pari a 9,7 miliardi di persone.

Popolazione mondiale: calo nel 2100

Gli scienziati sono giunti a queste conclusioni stimando l’impatto di fattori come mortalità, declino della fertilità, migrazioni e cambiamenti climatici sulla popolazione globale umana dei prossimi otto decenni. Il dato globale che emerge è che nel 2100 il mondo arriverà a contare 8,8 miliardi di persone riducendosi dunque in modo significativo.

Dal modello matematico si può notare che tra le diverse aree del mondo vi sarebbero delle sostanziali differenze. Per esempio paesi come Spagna, Italia, Portogallo, Giappone, Thailandia e Corea del Sud subiranno un crollo della popolazione superiore al 50% a causa del basso tasso di natalità. Al contrario stati come quelli dell’Africa sub-sahariana, del Medio Oriente e del Nord Africa avranno un boom di nascite che porterà addirittura ad una triplicazione della popolazione.

Secondo il professor Stein Emil Vollset sarebbero due i fattori principali che possono spiegare il crollo della popolazione mondiale. Vale a dire i miglioramenti nell’accesso ai contraccettivi e l’educazione delle ragazze e delle donne che sono quelli che guidano il tasso di fertilità. Il principale fattore determinante della popolazione è infatti il numero medio di bambini che una donna genera durante la sua vita. Si prevede che il tasso di fertilità totale globale diminuirà costantemente, da 2,37 nel 2017 a 1,66 nel 2100. Una cifra di molto inferiore del tasso minimo (2,1 nati vivi per donna) ritenuto necessario per mantenere il numero della popolazione.