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Pedofilo morto in carcere, violentato e ucciso da un compagno di cella

richard huckle

A un anno dalla morte di Richard Huckle il tribunale ha rivelato ulteriori particolari sull'omicidio del più pericoloso pedofilo del Regno Unito.

Emergono nuovi e inquietanti particolari in merito alla morte del pedofilo inglese Richard Huckle, ucciso il 13 ottobre del 2019 nella sua cella all’interno del carcere di Belmarsh, a sud di Londra. Nel corso di un’udienza tenutasi presso l’Hull Crown Court sono stati infatti rivelati i motivi che hanno spinto il compagno di cella Paul Fitzgerald a violentare e poi uccidere Hucle con ben 22 coltellate. Durante la sua deposizione, Fitzgerald ha spiegato di aver ucciso Huckle per fargli provare quello che lui aveva fatto a decine di bambini.

Pedofilo ucciso in carcere: le motivazioni

Nel corso dell’udienza, è stato spiegato come Fitzgerald sia stato visto aggredire Huckle dapprima strangolandolo, poi violentandolo con un utensile da cucina e infine uccidendolo con una sequela di fendenti che lo hanno in breve condotto alla morte. Un omicidio brutale compiuto da un uomo anch’egli incarcerato per crimini sessuali e che durante il suo intervento ha spiegato: Volevo che sentisse quello che sentivano tutti quei bambini. […] Quell’uomo ha stuprato e abusato di bambini per divertimento. Avrebbe potuto uccidere anche loro. Sono propenso a pensare che abbia fatto di peggio che stuprarli”.

Nato nel 1986, Richard Huckle venne arrestato il 19 dicembre del 2014 mentre dalla Malesia stava facendo ritorno nel Regno Unito. La sua cattura giunse al termine di una lunga indagine, a seguito delle quale venne accusato di aver aggredito sessualmente 71 bambini di età compresa tra i sei mesi e 12 anni durante i suoi viaggi nel sud est asiatico come fotografo freelance. Huckel era stato successivamente condannato a 22 ergastoli con la possibilità di ottenere la libertà condizionale soltanto dopo 25 anni di prigione.