> > Morte Maradona, la procura di San Isidro ha avviato l’indagine

Morte Maradona, la procura di San Isidro ha avviato l’indagine

Maradona indagine procura di San Isidro

Giallo sulla morte del calciatore Diego Maradona. L’infermiera incaricata di assisterlo potrebbe aver mentito. La procura di San Isidro indaga.

A pochi giorni dalla scomparsa del Pibe de Oro si è già aperto un giallo sulla sua morte. Ci sarebbero infatti diversi dubbi su ciò che possa essere accaduto quel 25 novembre a Tigre nella sua abitazione a cominciare dall’infermiera che aveva il compito di occuparsi dell’ex fuoriclasse. Stando a quanto riportato dai media locali avrebbe dato delle versioni contrastanti. In un primo momento l’infermiera Dahiana Gisela Madrid avrebbe dichiarato di aver seguito Maradona tutta la mattina con i consueti protocolli dati dalla società incaricata di assumere il personale del campione argentino.

La versione è stata poi ritrattata dalla stessa infermiera nel giro di 48 ore. Stando a quanto riportato dal quotidiano Clarin, l’operatrice sanitaria avrebbe dichiarato che nelle prima mattinata del 25 novembre Diego Armando Maradona sarebbe stato ancora vivo, ma di non averlo seguito in quelle ore. Su questo la Procura di San Isidro starebbe facendo luce al fine di capire se ci siano delle responsabilità imputabili all’infermiera. Oltre a ciò la procura starebbe indagando anche sul ritardo dei soccorsi nel quale sarebbero state evidenziate alcune irregolarità.

Maradona, indaga la procura di San Isidro

Cosa sarebbe successo veramente quella mattina del 25 novembre a Tigre vale a dire il giorno della morte di Diego Armando Maradona? A pochi giorni dalla scomparsa del grande campione sarebbero emersi molti dettagli che starebbero alimentando diversi dubbi. Per questo motivo la procura di San Isidro avrebbe aperto un fascicolo per indagare cosa possa essere successo quel giorno.

Uno degli aspetti forse più controversi sarebbe legato alle responsabilità imputate a Dahiana Gisela Madrid l’infermiera che aveva avuto il compito di seguire il campione argentino. L’operatrice sanitaria avrebbe dichiarato in un primo momento alle forze dell’ordine di aver seguito in modo costante il Pibe de Oro, ma due giorni dopo avrebbe fornito un’altra versione dichiarando che quel giorno avrebbe sentito il campione muoversi nella sua stanza senza tuttavia controllarlo, e di aver trovato il cadavere di Maradona alle 11.55.

Il giallo sui soccorsi

Un altro giallo sulla scomparsa del campione è quello dell’arrivo dei soccorsi. Stando a quanto emerso dal fascicolo della procura i soccorsi avrebbero impiegato circa 11 minuti e non mezz’ora come inizialmente dichiarato.