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Brasile, madre in preda a violento attacco psicotico uccide la figlia

Brasile

Una madre brasiliana ha ucciso la figlia, tagliandole la lingua e cavandole gli occhi, travolta da un violento attacco psicotico.

Una donna di 30 anni ha brutalmente assassinato la figlia, in preda a un attacco psicotico. La drammatica vicenda è avvenuta a Sao Cristovao, nello Stato dell’Alagoas, situato nella zona nord-est del Brasile.

Una madre ha ucciso la figlia in preda a un attacco psicotico

Josimare Gomes da Silva ha ucciso la figlia Brenda, travolta da un attacco psicotico che le ha impedito di conservare qualsiasi contatto con la realtà.

A causa del suo instabile stato mentale, la 30enne brasiliana si è improvvisamente scagliata contro la piccola, cavandole brutalmente gli occhi e tagliandole la lingua mentre la bambina era ancora viva. Le ferite sono state inferte con un paio di forbici e, subito dopo il folle gesto, Josimare Gomes da Silva avrebbe mangiato la lingua della figlia per poi sedersi accanto al suo corpo agonizzante e pregare.

Le dinamiche dell’efferato omicidio sono state ricostruite e rese note alla popolazione dalle forze dell’ordine brasiliane, che hanno arrestato la donna presso la sua abitazione di Sao Cristovao. Durante l’arresto, Josimare Gomes da Silva è apparsa in stato confusionale e ha pronunciavo svariate dichiarazioni, perlopiù prive di senso, pronunciate in lingue differenti.

La scoperta dell’omicidio e l’intervento delle forze dell’ordine

La polizia brasiliana è stata allertata dal nonno della piccola Brenda. L’uomo, infatti, notando la fuoriuscita di copiose quantità di sangue da uno scarico esterno, si è recato presso l’appartamento della figlia Josimare, trovando la donna chiusa in bagno, raccolta in preghiera accanto al cadavere della nipote. Dinanzi a una simile scena, il nonno della bambina ha contattato le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute, procedendo all’arresto della 30enne.

Sulla base delle testimoniante fornite dal padre e dai conoscenti dell’omicida, Josimare Gomes da Silva aveva manifestato spesso problemi di salute mentale come sintomi depressivi o lievi attacchi psicotici che, tuttavia, non era mai degenerati in una violenza di tale portata.

Attualmente, la donna è detenuta nella stazione di polizia di Delmiro Gouveia, in attesa di essere trasferita presso il carcere femminile di Maceió, capitale dello Stato Alagoas.