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Festa della Repubblica 2021: origini storiche e perchè si celebra il 2 giugno

Storia e sigbificato della festa della Repubblica

Il 2 giugno ricorre la Festa della Repubblica: si celebra l'anniversario dello storico referendum istituzionale del 1946.

Il 2 Giugno 2021, si celebra come da tradizione Festa della Repubblica, una delle più importanti ricorrenze civili del nostro Paese. La sua storia è legata al referendum che ben 75 anni fa decretò il passaggio dalla monarchia alla reppublica, in un’Italia che era da poco uscita dalla Seconda Guerra Mondiale.

Festa della Repubblica: il referendum, monarchia o repubblica?

Dopo la fine del fascismo, infatti, era necessario creare uno Stato che garantisse gli stessi diritti di tutti i cittadini. Motivo per cui, tra il 2 eil 3 giugno 1946 il popolo italiano fu invitato attraverso un referendum a scegliere quale forma istituzionale dare allo Stato. Per la prima volta nella storia italiana anche le donne, che avevano raggiunto la maggiore età, all’epoca 21 anni, potevano, grazie all’introduzione del suffragio universale, decidere la forma di governo che ritenessero adaguata al Paese. Ne uscì, comunque, vittoriosa la Repubblica con 12.718.641 voti contro  i 10.718.502. 

Con la nascita della Repubblica Italiana si concluse il Regno d’Italia, con la conseguente cessazione dei poteri esercitati dalla famiglia reale dei Savoia: lo stesso Re Umberto II di Savoia fu esiliato. E solo dopo 57 anni, a marzo 2003, i Savoia hanno fatto rientro in Italia. 

Dalla Corte di Cassazione, il 10 giugno 1946, furono comunicati i risultati del referendum, sebbene fu necessario aspettare il 18 giugno per riuscire ad ottenere un giudizio definitivo, a causa dei reclami e delle contestazioni da parte dei monarchici.  

In verità c’è pure da dire che, prima della festa della Repubblica, in Italia si festeggiava la Festa dello Statuto Albertino, una festa nazionale che si teneva la prima domenica di giugno. 

Festa della Repubblica: l’Assemblea costituente

Comunque, il referendum fu utile per l’elezione dei deputati dell’Assemblea Costituente, l’organo legislativo a cui spettava il compito di stendere la nuova Costituzione. Alla luce dei risultati della consultazione popolare, il 28 giugno 1946 la Costituente nominò anche il capo provvisorio dello Stato: Enrico De Nicola. Quest’ultimo divenne il primo presidente provvisorio della Repubblica Italiana. Il primo presidente “reale” del consiglio fu invece Acide De Gasperi, fondatore della Democrazia Cristiana: De Gasperi ottenne l’incarico proprio dallo stesso De Nicola. Per quanto concerne la nuova Costituzione, entrò in vigore il 1º gennaio 1948.

Festa della Repubblica: la storia 

Il 2 giugno 1947 si tenne la prima Festa della Repubblica, dopo un anno dallo storico referendum. Un anno dopo ancora, nel 1948, ci fu poi la prima parata delle Forze Armate in via dei Fori Imperiali, a Roma.

Il 2 giugno del 1949 ci fu dichiarata ufficialmente la festa nazionale, ma nel 1977, la Festa della Repubblica venne spostata alla prima domenica di giugno, a causa del periodo di crisi economica che l’Italia viveva in quegli anni. Solo con Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica del 2001, la celebrazione tornò alla sua collocazione originale, ossia il 2 giugno.

Festa della Repubblica: i simboli della stemma  

Il simbolo della Repubblica Italiana è caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia. Tuttavia, cosa rappresentano? Scopriamolo.

i simboli dello stemma degli italiani 

Partiamo dalla stella: è uno degli oggetti più antichi del patrimonio italiano, perchè è sempre stata associata alla personificazione dell’Italia. Essa indica l’appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese. Fu, infatti, rappresentata nella raffigurazione fin dal Risorgimento

Mentre, la ruota dentata d’acciaio è simbolo dell’attività lavorativa.
Il ramo di ulivo, invece, simboleggia la volontà di pace della nazione, anche a livello di fratellanza internazionale.
Il ramo di quercia che chiude a destra l’emblema, rappresenta la forza e la dignità del popolo italiano. 

Festa della Repubblica: com’è nato il tricolore?

Come dimenticare la bandiera italiana e il nostro tricolore. Perchè furono scelti proprio il rosso, il verde e il bianco?

i  colori della bandiera

La bandiera fu proposta nel 1796 per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. Il 7 gennaio del 1797 il Tricolore fu adottato come bandiera della Repubblica cispadana: il verde prese il posto del blu della bandiera francese perchè considerato (il verde) colore delle uniformi della Guardia civica milanese.

Nle 1814 arrivò la sconfitta di Napoleone e il Tricolore fu abolito. Tuttavia, restò nella memoria degli italiani: non a caso spesso fu innalzato contro gli austriaci. Poi, con il regno di Sardegna dei Savoia, precisamente nel 1848, fu adottato con l’inserimento del loro scudo, una croce bianca in campo rosso; nel 1861 con l’unità d’Italia diventò la bandiera del Regno d’Italia. Infine, nel 1946, a seguito alla proclamazione della Repubblica, fu cancellato lo scudo dei Savoia ed un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 stabilì una forma provvisoria della nuova bandiera. Questa conformazione fu confermata il 24 marzo 1947 dall’Assemblea Costituente. In Italia, il bianco, il rosso e il verde rappresentano una speranza che abbraccia tutta la popolazione e riesce ad ispirare i poeti: nel 1847 Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani dice che: “Raccolgaci un’unica bandiera, una speme“.