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Franca Leosini: "Diritto di sparare se trovi ladro in casa"

Franca Leosini

Franca Leosini parla di legittima difesa e sostiene il diritto di sparare liberamente se ci si ritrova davanti a un ladro in casa.

Fanno molto discutere le parole pronunciate da Franca Leosini durante un’intervista. La giornalista ha dimostrato di non avere dubbi sulla legittima difesa: crede infatti che ci debba essere il diritto di sparare per chiunque si ritrovi un ladro in casa.

Il diritto di sparare

Intervistata dal quotidiano “Libero” Franca Leosini ha espresso il suo parere sulla legittima difesa. L’instancabile intervistatrice di mostri e serial killer ha fatto capire di avere un’opinione ben precisa su uno degli argomenti argomenti più caldi delle ultime settimane. Queste sono state le sue parole: “E’ una questione controversa. Premetto che avere armi da fuoco in casa è sempre pericoloso, ma credo che chi si ritrovi un ladro in casa e spari, abbia il diritto di farlo, specie se in pericolo di vita”. Inoltre la conduttrice della trasmissione “Storie maledette” ha affermato di essere terrorizzata dall’idea che chi spara per difendersi possa essere processato per omicidio. La Leosini ha anche specificato che “se il ladro scappa e gli spari alle spalle cambia tutto”.

Le parole della donna sono subito diventate virali accendendo un grande dibattito sui social. Lo scontro è stato relativo soprattutto all’idea della giustizia fai-da-te.

La discrezionalità del giudice

La conduttrice tv ha parlato anche della discrezionalità dei giudici. Sono dei casi in cui i giudici hanno un ampio margine di scelta per decidere come e se punire i colpevoli dei reati. Questo si verifica tutte le volte che la legge disciplina solo alcuni aspetti dei comportamenti e dei modi di agire delle persone. La Leosini ha affermato di essere inquietata da tale possibilità. Questa posizione è maturata durante i suoi tanti anni di carriera. Ha detto: “Nei 24 anni di Storie Maledette mi ha colpito la disparità di valutazione dei giudici a parità di reato”.

Ad esempio la donna non si spiega come mai Parolisi, che ha ucciso la moglie con 29 coltellate, hanno ridotto la pena a 18 anni di carcere. Al contrario Cosima e Sabrina Messeri, le assassine di Sarah Scazzi, hanno avuto l’ergastolo senza che ci fosse premeditazione o vilipendio di cadavere.