Argomenti trattati
Un malfunzionamento della ganascia frenante potrebbe essere la causa del crollo della funivia Mottarone. La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dai vigili del fuoco. Nel crollo hanno perso la vita 14 persone.
Funivia Mottarone: la terribile tragedia
Sono emersi nuovi terribili dettagli sull’incidente che è avvenuto sul Mottarone, nella zona di Stresa, dove 14 persone sono morte a causa del crollo della funivia. La Procura di Verbania sta indagando per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Ancora da verificare eventuali reati colposi di attentato alla sicurezza dei trasporti. A ricostruire quello che è accaduto al momento della tragedia sono stati i vigili del fuoco di Verbania. Ai microfoni di Non è l’arena, programma televisivo condotto da Massimo Giletti, hanno raccontato cosa è successo nella drammatica domenica 23 maggio. Non è ancora possibile stabilire con certezza le cause che hanno scatenato l’incidente, ma i vigili del fuoco sono riusciti a ricostruire la dinamica.
Funivia Mottarone: cosa è accaduto
L’attenzione è stata puntata sul tratto finale della corsa dell’impianto a fune, dove si determina il massimo sforzo della fune traente, che sembra essere proprio quella che ha ceduto. La cabina, a causa della pendenza, è tornata indietro e ha conquistato sempre più velocità, fino a quando è avvenuta la tragedia. “Quando ha incontrato il pilone probabilmente è uscita dall’appoggio della carrucola e di conseguenza è caduta al suolo” ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Verbania, che ha sottolineato che si tratta di una ricostruzione ipotetica della dinamica dell’incidente. Per riuscire a stabilire con certezza le cause della tragedia sarà necessaria una perizia. Il procuratore Olimpia Bossi ha parlato anche della notizia del cavo che potrebbe essersi rotto o sganciato. “Non è un accertamento che può essere fatto nell’immediatezza, sarà necessario fare verifiche di carattere tecnico” ha spiegato.
Funivia Mottarone: l’ipotesi sulla causa dell’incidente
Per capire con più certezza quello che è accaduto verrà presa in esame anche la scatola nera che rileva tutti i dati, dalla velocità al vento. Al momento una delle ipotesi investigative è che non abbia “funzionato la ganascia frenante” dopo la rottura della fune. La testimonianza è arrivata dal sindaco di Stresa, Marcella Severino. La donna è stata tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia, insieme ai soccorritori. “Gli alberi hanno frenato la cabina crollata a terra dopo l’impatto con il pilone. C’erano corpi sbalzati dalla cabina. Una vista devastante, la scena che mi ha colpito di più è stata vedere le scarpette dei bambini a terra” ha spiegato il sindaco.