Centoventiquattro chilometri orari in quattordici secondi. La Lamborghini guidata da Matteo Di Pietro viaggiava a una velocità ben superiore al limite consentito quando ha impattato contro la Smart nella quale ha perso la vita Manuel Proietti (cinque anni).
La ricostruzione tramite gps
A sigillare i dati sulla velocità del suv è stato il gip Angela Gerardi, che nella stessa ordinanza ha disposto i domiciliari per Matteo Di Pietro, il ventenne fondatore del canale Youtube The Borderline alla guida del mezzo e per questo indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni. Stando a quanto riportato da Gerardi sulle indagini preliminari, dal gps dell’auto sportiva emerge che la stessa percorreva via dei Pescatori in direzione via Macchia Saponara a una velocità di circa 145 chilometri all’ora. Quando Di Pietro ha svoltato sulla seconda strada, alle ore 15:38 di mercoledì 14 giorni, si è fermato. Poi è ripartito, raggiungendo in soli quattordici secondi i 124 chilometri orari. Poi si è fermato di nuovo, stavolta addosso a un’auto.
Nessuna traccia di frenata
Il gip considera l’assenza di tracce di frenata una dimostrazione del fatto che «la decelerazione improvvisa e rapidissima è stata conseguenza dell’avvistamento dell’auto in prossimità del punto in cui si è verificato l’incidente». «In ogni caso – si legge nell’ordinanza – il suv procedeva a velocità sostenuta e comunque certamente superiore al limite massimo imposto nei centri urbani, peraltro in pieno giorno e nonostante la presenza di attraversamenti pedonali».