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La "tattica stragiudiziale" di Saviano contro Meloni

Roberto Saviano

Sulla testata di Nicola Porro compare una disamina impietosa sulla presunta "tattica stragiudiziale" di Roberto Saviano contro Giorgia Meloni

Sul blog di Nicola Porro fa discutere l’analisi sulla presunta “tattica stragiudizialedi Roberto Saviano contro Giorgia Meloni. Quella di Matteo Milanesi fra politica ed schieramenti a favore dello scrittore di Gomorra è una dissezione impietosa dei presunti intenti dello scrittore.

La tattica di Saviano contro Meloni

Leggiamo: “La campagna mediatica di Roberto Saviano, sotto processo per aver diffamato (per ora solo secondo l’accusa) Giorgia Meloni, non sembra trovare la parola fine”. In pratica “al di fuori dello scontro giudiziario, l’autore di Gomorra sembra voler accendere la miccia anche al di fuori dell’aula, con il caloroso sostegno del mondo progressista”. Milanesi cita il caso Michela Murgia, che “ha preso le difese di Saviano specificando come la parola ‘bastarda’ non sia un insulto, ma in realtà un ‘forte diritto di critica’. O ancora, dagli studi televisivi di Ballarò, condotto da Floris su La7, la giornalista ha deciso ulteriormente di calcare la mano pochi giorni fa, individuando gli unici due soggetti che stanno perseguitando lo scrittore: la Camorra e Giorgia Meloni’”.

Punta della lancia della sinistra

A quel punto il giornalista dà una chiave di lettura, evidente ma in iperbole: “Insomma, la sinistra ha deciso da che parte stare, e seppur la querela risalga a momenti in cui il premier era all’opposizione (addirittura del governo Conte bis), la volontà è quella di rispolverare l’inesistente pericolo del fascismo, dall’autoritarismo, dell’illiberalità”. E la chiosa? “In definitiva, un comportamento vittimistico che cerca di trasformare i responsabili e gli accusati in persone offese. Saviano è la punta di questa tecnica propagandistica”.