Asia Angaroni All’apertura del suo ristorante nel cuore della città meneghina, Carlo Cracco aveva suscitato non poche polemiche. La sua nuova interpretazione della tradizionale pizza margherita aveva scatenato il web. Per molti, uno dei simboli chiave dell’italianità era stato oltraggiato. Sui social tanti avevano criticato l’aspetto della pietanza: scura, scarna, per molti inguardabile. “E’ una cosa tonda con qualcosa sopra”, dicevano alcuni. E altri sottolineavano la netta differenza con la pizza napoletana. Innumerevoli anche le battute più o meno volgari sul prezzo elevatissimo del piatto.
E a proposito di conto salato, lo sa bene un avvocato napoletano, che in trasferta di lavoro a Milano ha voluto provocare il ristornate-bistrot dello chef stellato.
Cracco, una margherita a 20 euro
In tanti si lasciano sedurre dal gusto classico e raffinato, decisamente lussuoso, del ristorante dello chef veneto più chiacchierato del momento. Tra loro, c’è un napoletano che, da vero amante della pizza, ha voluto assaggiarla per poi raccontare su Facebook la sua esperienza.
Ha scritto di aver avuto un “coccolone”, probabilmente a causa dell’aspetto e delle dimensioni. E proprio per via delle piccole dimensioni ne ha ordinata un’altra perché aveva fame: “Siamo in due al tavolo, quindi alla fine pago un conto di tre mini pizze-focaccia, una coca, due caffè e una bottiglia d’acqua. In tutto, 82,00 euro“. Quindi ha concluso piuttosto stizzito: “Morale… Meglio che non la scrivo”.
Inoltre, postando il suo scontrino, l’ospite ha avvertito i futuri clienti di un’altre novità del momento: la pizza margherita che prima costava 16 euro è arrivata a costarne 20.
