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Penny dreadful: City of angels. Cast e recensione della serie Sky

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Ecco la recensione di Penny dreadful: City of angels, serie in uscita a settembre 2020 su Sky Atlantic, con protagonista Natalie Dormer

A breve sarà disponibile su Sky Atlantic Penny Dreadful: City of Angels, serie del 2020 creata da John Logan e già disponibile in America sulla piattaforma streaming di HBO.

City of Angels è lo spin-off delle prime tre stagioni di Penny Dreadful, trasmesse fra il 2014 e il 2016, e si differenzia dai tre lavori precedenti per il periodo storico in cui la vicenda viene ambientata, non più nell’1800, ma nella Los Angeles del 1940, alle porte della seconda guerra mondiale.

La storia racconta dell’arrivo di una divinità sovrannaturale che modifica gli eventi per far scoppiare una guerra civile fra i messicani discriminati e i bianchi americani.

Il cast di Penny Dreadful

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Gli attori della serie sono tutti straordinari, ma a rubare la scena c’è la magnetica Natalie Dormer, diventata star mondiale nel 2012 per il ruolo di Margaery Tirell nella serie Il trono di spade.

La Dormer non si accontenta di un ruolo e vince la scommessa di interpretare quattro personaggi diversi simultaneamente, risultando sempre convincente.

Gli altri attori sono: Daniel Zovatto, visto nel film Lady bird, Kerry Bishé nel ruolo di Molly, Adriana Barazza e Nathan Lane. Nel cast ritorna anche Rory Kinnear, protagonista delle prime stagioni nel ruolo di Frankestein e in questo City of Angel in quello del pediatra tedesco Peter Craft.

La trama

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Los Angeles, 1938. Il Dio della Morte è una figura adorata dalle più antiche tradizioni messicane, che raccoglie pietosamente le anime defunte e si manifesta all’occhio umano come una donna vestita nel suo tipico e inquietante abito bianco.

Sua sorella Magda, un demone che può assumere la forma di chiunque decida, vuole vendicarsi di lei, facendo scorrere sangue per le strade di Los Angeles.

Così per farlo decide di sdoppiarsi in quattro corpi differenti, con lo scopo di far scatenare una guerra civile fra messicani e americani, oltre che supportare le azioni di un gruppo di spie naziste. Con ognuno delle proprie quattro identità, Magda raggira e manipola tutti i personaggi.

Innanzitutto c’è la famiglia messicana Vega, composta dalla mamma Maria e dai suoi quattro figli, Tiago, Raul, Josafina e Mateo.

A fomentare lo scontro politico fra le due fazioni, c’è la questione della nuova autostrada, tesi sostenuta con forza nelle riunioni comunali da Charltron Townsed, consigliere repubblicano a capo del comitato dei trasporti.

Per evitare che il decreto venga approvato, radendo al suolo un’intero quartiere di abitazioni, Raul Vega capeggia la protesta intralciando i primi tentativi di sfratto.

L’unico messicano contrario all’iniziativa è Tiago, che ha deciso di diventare il primo poliziotto messicano perché, dopo la morte del padre causata da Magda, ha giurato di portare la giustizia nel mondo.

La trama evolve quando notizie allarmanti sconvolgono ulteriormente gli avvenimenti: il detective Tiago Vega e il collega caucasico Lewis dovranno indagare sulla morte violenta di un gruppo di americani benestanti, massacrati con un evidente rituale messicano.

Il secondo elemento sarà la scoperta di alcune spie naziste che stanno portando dalla loro parte Chaltron Townsed, per assicurarsi la costruzione dell’autostrada, e un giovane ragazzo dalla mente brillante che sta costruendo missili e soprattutto la futura bomba atomica.

La recensione della serie

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Per molti anni si è discusso se la serialità televisiva, nonostante il successo meritato di alcune serie tv come Breaking Bad, Lost, Dark o Twin Peaks, sia una visione che non può competere per artisticità con le uscite cinematografiche.

City of Angels dimostra per l’ennesima volta come una serie televisiva, se fatta con idee convincenti e molto talento, possa gareggiare allo stesso livello dei grandi film.

Penny Dreadful: City of Angels è uno splendido affresco storico che, grazie ai set dell’epoca ricostruiti, ai costumi, al trucco e alla fotografia retrò, teletrasporta lo spettatore nel lontano 1940.

A questo aggiungiamo delle prove attoriali straordinarie e una sceneggiatura impeccabile che, se inizialmente appare come il classico noir dell’epoca, evolve prepotentemente in un genere drammatico, combinato con forti tinte horror, riproponendo così il marchio di fabbrica delle prime tre stagioni di Penny Dreadful.

In conclusione: City of Angels è una delle migliori serie del 2020, quindi quando uscirà su Sky Atlantic non perdetevela.