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Control, recensione e trailer del film su Ian Curtis e i Joy Division

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Recensione del film Control (2007), film biografico sulla vita di Ian Curtis, cantante e frontman dei Joy Division.

Disponibile sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video il film biografico Control (Anton Corbijn, 2007) che racconta la travagliata vita di Ian Curtis, leader e fondatore dei Joy Disivion.

La trama del film

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La pellicola di Anton Corbijn, basata in parte sul libro scritto dalla stessa Debbie Curtis, racconta la vita di Ian Curtis, giovane appassionato di musica della periferia di Manchester che presto prenderà decisioni avventate come sposarsi giovanissimo e avere dei figli, mentre porta avanti la propria passione musicale.

Grazie al presentatore tv Tony Wilson, che sarà poi produttore dei loro dischi con l’etichetta The Factory, la fama dei Joy Division andrà sempre di più ad affermarsi sulla scena post punk inglese, ma allo stesso tempo la malattia e le crisi epilettiche di Ian aumenteranno sempre di più.

In più il rapporto con la moglie Debbie andrà sempre di più logorandosi tanto che proprio dal suo rapporto complesso con la moglie nascerà una relazione extraconiugale che lo allontanerà definitivamente dalla famiglia spingendolo in un baratro dal quale non uscirà più.

Il cast della pellicola

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Ian Curtis è interpretato dall’attore inglese Sam Riley che debuttò nel mondo cinematografico proprio con questo film che lo rese noto al grande pubblico grazie alla vittoria del premio British Indipendent Film Award per il miglior artista esordiente.

Accanto a Riley una splendida Samantha Morton nel ruolo della moglie Deborah Curtis. Attrice inglese pluricandidata ai premi Oscar per le sue interpretazioni in Accordi e Disaccordi (Woody Allen, 1999) e In America – Il sogno che non c’era (Jim Sheridan, 2002).

Nella pellicola appare anche Toby Kebbell che dopo aver preso parte in piccoli ruoli in film come Alexander (Oliver Stone, 2004) e Match Point (Woody Allen, 2005), troverà proprio in Control il suo trampolino di lancio che lo vedrà vincere numerosi premi come miglior attore non protagonista. venendo riconosciuto come uno dei più promettenti attori inglesi della sua generazione.

La recensione di Control

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Per un fan sfegatato della musica post punk inglese e dei Joy Division, come il sottoscritto che state leggendo, un film sulla mitica band di Manchester era necessario per ribadirne l’importanza nella storia musicale ma allo stesso tempo un’operazione complessa vista la personalità e le vicende che hanno travolto la vita di Ian Curtis.

Anton Corbijn si mette al lavoro maneggiando una materia complessa che riesce a gestire in modo perfetto. Dalla pellicola traspare sia la rivoluzione musicale portata avanti dai Joy Division sia la complessità psichica di un poeta come Ian Curtis.

Grazie al fantastico uso del bianco e nero, sempre ben contestualizzato e non usato a sproposito, lo spettatore riesce a provare sulla propria pelle le difficoltà fisiche e psicologiche che Ian Curtis prova tra crisi epilettiche ed emotive che rompono il silenzio della fredda camera da letto che condivide con la moglie.

Un film ben diretto e scritto dove la macchina da presa non si lascia a virtuosismi ma si “limita” a seguire i personaggi, soprattutto il protagonista, per tenta di spiegare le ragioni delle loro scelte e comportamenti spesso contorti dolorosi sia per se stessi che per quelli che gli stanno attorno.

Un film assolutamente da vedere per gli amanti della musica, ma anche per coloro che vogliono semplicemente capire l’importanza di un gruppo come i Joy Division, andando oltre il semplice possesso o conoscenza della maglietta con impressa l’iconica grafica dell’album Unknow Pleasure.